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01 Aprile 2025 - 16:10
Un’iniziativa concreta per dare nuova vita ai beni sequestrati e trasformarli in un'opportunità di aiuto per chi ne ha più bisogno. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Territoriale Emilia-Romagna e Marche e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Provveditorato Regionale per l’Emilia-Romagna e Marche hanno siglato un protocollo d’intesa per il riutilizzo di beni di prima necessità confiscati, destinandoli a detenuti e persone in condizioni di indigenza.
L’accordo, che rafforza la collaborazione già avviata a livello nazionale nel 2022, prevede che oggetti come scarpe e vestiti sequestrati vengano resi idonei alla distribuzione attraverso la rimozione dei marchi contraffatti. Successivamente, tali beni saranno donati alle persone detenute negli istituti penitenziari delle due regioni e, tramite enti assistenziali locali, a chi si trova in situazioni di povertà.
Il primo progetto concreto previsto dal protocollo riguarda la distribuzione di circa 15 mila paia di scarpe contraffatte. Queste verranno immagazzinate in tre carceri dell’Emilia-Romagna e delle Marche, dove i detenuti saranno coinvolti in attività di “smarcatura” delle calzature, rimuovendo i loghi non autorizzati. Tale attività verrà svolta in regime di lavoro di pubblica utilità, offrendo ai partecipanti un'occasione di riscatto attraverso un impiego formativo e socialmente utile.
L’accordo, della durata di tre anni, non si limita alla redistribuzione di beni sequestrati. Prevede anche l’organizzazione di eventi culturali e sociali per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della legalità, del reinserimento dei detenuti e del recupero delle persone in difficoltà.
Marco Cutaia, Direttore Territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per Emilia-Romagna e Marche, ha sottolineato l'importanza del progetto: “Questo protocollo rappresenta un passo significativo verso un sistema più inclusivo. Trasformare beni sequestrati in opportunità di riscatto per i detenuti e in sostegno per le fasce più deboli della popolazione è un esempio concreto di come le istituzioni possano collaborare per il bene comune”.
Dello stesso avviso Silvio Di Gregorio, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia-Romagna e le Marche: “Diamo continuità al Progetto Metamorfosi, già avviato tra l’Amministrazione Penitenziaria e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per dimostrare che esiste sempre una seconda possibilità”.
Un progetto che coniuga solidarietà e legalità, dimostrando come la sinergia tra istituzioni possa generare valore per tutta la comunità.
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