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La nuova pavimentazione di via Riva di Reno sotto accusa per inaccessibilità

Le associazioni per i diritti dei disabili denunciano diverse criticità sulle rampe e i marciapiedi che creano ostacoli per i disabili

La nuova pavimentazione di via Riva di Reno sotto accusa per inaccessibilità

La recente riapertura di via Riva di Reno, dopo i lavori legati alla realizzazione del tram, ha suscitato critiche da parte di diverse associazioni per i diritti dei disabili. Disability Pride Bologna, SistemAbile, Rete per l’autonomia, Uildm e Anmic denunciano la pavimentazione come “inaccessibile alle persone disabili”. Attraverso un video diffuso sui social, i collettivi evidenziano che il lastricato quadrato installato lungo il fiume scoperto rappresenta un ostacolo per chi utilizza la carrozzina, a causa di fughe troppo larghe tra i sampietrini, pendenze eccessive di marciapiedi e rampe, oltre a vibrazioni insopportabili.

Secondo quanto riportato dai rappresentanti delle associazioni, le caratteristiche della pavimentazione non rispettano le norme sull’accessibilità. Le fughe tra i sampietrini e i dislivelli creano pericoli di inciampo e disagi significativi per chi si muove in carrozzina. “Non è possibile che una semplice passeggiata si trasformi in una sofferenza,” protesta una portavoce di Disability Pride, che aggiunge che vibrazioni così intense possono causare formicolii e spasmi alle gambe.

Oltre alla pavimentazione, le associazioni lamentano diverse criticità: la rampa presso l’attraversamento pedonale vicino alla chiesa presenta un’inclinazione giudicata “proibitiva”, mentre i marciapiedi hanno una pendenza trasversale eccessiva. Anche i segnali tattili risultano problematici, poiché in alcuni casi i bastoni per persone cieche si incastrano nelle fessure. Le preoccupazioni aumentano ulteriormente di fronte al fatto che una pavimentazione simile è prevista per altre zone della città, come via Indipendenza.

Un altro punto critico evidenziato è la fermata del tram, sopraelevata e priva di ringhiere protettive, rendendola rischiosa soprattutto per persone cieche o ipovedenti. “Il tram rischia di portare con sé un peggioramento dell’accessibilità pedonale,” avvertono le associazioni, suggerendo l’adozione di alternative come le pavimentazioni in lastroni, già utilizzate con successo in via Rizzoli.

L’assessore alla Mobilità, Michele Campaniello, ha risposto alle critiche rassicurando che il lavoro non è ancora completato. “L’impresa ha già realizzato una porzione di marciapiede come sarà nell’assetto definitivo, riempiendo le fughe con un materiale specifico,” ha spiegato l’assessore, annunciando un sopralluogo con la Consulta per il superamento dell’handicap per testare l’efficacia degli interventi.

Campaniello ha sottolineato che i lavori per le nuove linee tranviarie prevedono anche importanti interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con la creazione di marciapiedi rifatti e percorsi senza ostacoli. “Il tram rappresenta una grande opportunità per migliorare l’accessibilità della città,” ha concluso l’assessore, ricordando che il Comune sta lavorando nell’ambito del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) per collegare le linee del tram a servizi pubblici, scuole e spazi verdi.

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