Mutti assume 1.300 stagionali per la campagna del pomodoro: lavoro, innovazione e futuro nei campi dell’estate 2025
Contratti tutelati, giovani talenti e una fabbrica che si sposta dove nasce la materia prima: l’azienda emiliana apre le selezioni per la stagione più intensa e strategica dell’anno. Opportunità anche per chi vive tra Bologna e la Bassa, grazie al progetto Instafactory a Gualtieri.
C’è chi l’estate la sogna sotto l’ombrellone e chi la costruisce nei campi, con precisione, qualità e passione. Mutti, leader europeo nei derivati del pomodoro, ha appena aperto le selezioni per 1.300 lavoratori stagionali, pronti a entrare nel cuore operativo della filiera agroalimentare italiana, da luglio a ottobre 2025. Le sedi coinvolte sono gli storici stabilimenti di Montechiarugolo e Collecchio (in provincia di Parma) e Oliveto Citra, in Campania, ma una delle novità più interessanti è la Instafactory di Gualtieri, uno stabilimento mobile che porta la trasformazione direttamente nei campi. Un’opportunità concreta anche per chi vive a Bologna o in Emilia centrale, vista la vicinanza strategica e la possibilità di lavorare in una delle esperienze industriali più innovative del settore agroalimentare. Instafactory: l’innovazione si muove su ruote Pensata e brevettata da Mutti, la Instafactory è la prima fabbrica su ruote in grado di lavorare il pomodoro direttamente nei luoghi di raccolta, riducendo i tempi tra campo e trasformazione e garantendo una qualità ancora più elevata del prodotto finito. Per questa sede si cercano operatori di linea, ma anche studenti e laureandi in ingegneria meccanica o alimentare, da formare come conduttori della stazione mobile. Tecnici, operai, giovani professionisti: l’estate del pomodoro è una palestra per il futuro Oltre agli operatori generici, l’azienda cerca addetti al controllo qualità, campionatori, periti meccanici ed elettrici. Non si tratta solo di riempire turni estivi, ma di un vero percorso di inserimento e crescita: Mutti punta da sempre sui giovani e sui profili tecnici. Basti pensare che il 44% dei suoi dipendenti attuali ha iniziato proprio da un’esperienza stagionale. L’età media nelle sedi di Montechiarugolo e Collecchio è 29 anni, e oltre il 70% dei lavoratori ha meno di 35 anni. Per molti, un’estate in Mutti rappresenta il primo passo verso un futuro professionale più ampio, strutturato e stimolante. Contratti solidi, tutele reali: un’estate con diritti «Il nostro modello produttivo ci impone standard altissimi, e per questo investiamo seriamente anche nei collaboratori stagionali», spiega Federico Luddi, Direttore Risorse Umane di Mutti. «Offriamo loro contratti con tutele piene, pari a quelle dei dipendenti fissi. Perché, nei settanta giorni cruciali dell’anno, lavoriamo tutti insieme, senza differenze». Ai lavoratori stagionali è applicato il CCNL dell’industria alimentare, con il contratto integrativo Mutti, che può garantire fino al 30% in più rispetto ai compensi previsti nei contratti agricoli ordinari. Requisiti e tempistiche Per candidarsi serve: – essere maggiorenni, – essere disponibili dal 1° luglio al 10 ottobre, – lavorare su turni, anche notturni e festivi, – avere un’auto per raggiungere lo stabilimento. Mutti darà precedenza a chi ha già lavorato in azienda nelle campagne precedenti, ma le posizioni sono aperte a tutti. Le candidature sono già attive. Un’estate che vale più di un lavoro: è esperienza, è visione, è possibilità Per chi studia, per chi si affaccia al mondo del lavoro, per chi vuole fare un’esperienza solida e retribuita in un contesto organizzato, Mutti offre molto più di un impiego stagionale. È un’esperienza formativa, tecnica, relazionale, che lascia il segno e apre strade. Dalla campagna al contratto, dalla qualità alla crescita: tutto, da Mutti, inizia con un pomodoro. Ma può finire con un futuro.
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