La Corte di Assise di Bologna riduce l'accusa per Rocco Giulio Capria: tre anni di reclusione per omicidio stradale

La Corte di Assise di Bologna ha riqualificato l'accusa nei confronti di Rocco Giulio Capria, camionista residente a Rosarno (Reggio Calabria), condannandolo a tre anni di reclusione per omicidio stradale. L'incidente che ha portato alla morte di Rachid Nfir, un collega di 47 anni, marocchino, avvenne il 27 settembre 2019 a Minerbio (Bologna), davanti allo zuccherificio Coprob. Inizialmente accusato di omicidio volontario, Capria era stato arrestato e successivamente posto ai domiciliari, ma non era presente durante la lettura del dispositivo.

La difesa, rappresentata dall'avvocata Manuela Amore, ha sempre sostenuto che l'incidente fosse stato causato da una distrazione alla guida. Capria ha dichiarato di aver cercato di evitare un altro pedone, con cui aveva avuto un litigio il giorno precedente, e di aver svoltato bruscamente per non investirlo, travolgendo involontariamente Nfir. Durante il processo, la difesa ha ottenuto la riqualificazione del reato, che ha permesso all’imputato di beneficiare dello sconto di pena grazie al rito abbreviato.

La Procura, che aveva richiesto una condanna a 18 anni di carcere per omicidio volontario, ha considerato l'incidente come un gesto intenzionale. La Pm Mariangela Farneti potrebbe fare appello contro la sentenza.

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