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Omicidio Saman Abbas

Estradata in Italia la madre di Saman Abbas: oggi verrà portata nel carcere di Reggio Emilia

Nazia Shaheen è stata arrestata in Pakistan lo scorso 31 maggio. A dicembre era stata condannata all'ergastolo dalla corte d'assise di Reggio Emilia per l'omicidio della figlia

Saman Abbas: La madre Nazia Shaheen estradata in Italia dopo l'arresto in Pakistan

Saman Abbas è stata uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021

Nazia Shahneen è stata arrestata lo scorso 31 maggio in Pakistan per l'omicidio della figlia 18enne, Saman Abbas. Oggi, giovedì 22 agostola donna tornerà in Italia.

Shaneen a dicembre è stata condannata all'ergastolo dalla Corte di assise di Reggio Emilia per l'omicidio della figlia. Oggi atterrerà a Fiumicino intorno alle 14, poi verrà portata in carcere a Reggio Emilia, dove è detenuto anche il marito Shabbar Abbas, estradato in Italia un anno fa e condannato all'ergastolo in primo grado.

Shaheen è stata latitante per tre anni, a partire dal 1° maggio 2021, giorno in cui, dopo l'omicidio della figlia, scappò da Novellara insieme al marito per andare in Pakistan. La donna era nascosta a oltre 100 km di distanza dalla sua città natale. A suo carico, un mandato di cattura internazionale. Dopo l'arresto in Pakistan, avvenuto il 31 maggio 2024, la donna aveva dato il consenso all'estradizione in Italia. E dopo mesi di richieste, il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del ministero della Giustizia per l'estradizione di Nazia Shahneen

«Con l'estradizione della madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, in arrivo oggi in Italia dopo essere stata arrestata in Pakistan a seguito di un mandato di cattura internazionale, si compie un fondamentale passo in avanti per il percorso di giustizia per la giovane diciottenne di origini pakistane barbaramente uccisa il primo maggio del 2021 – ha commentato il ministro della Giustizia Carlo Nordio in una nota –. Si tratta di un risultato frutto di una intensa e proficua collaborazione del Ministero della Giustizia con il Ministero dell'Interno e il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che rappresenta un efficiente esempio di sinergia istituzionale a servizio della giurisdizione. A nome del governo italiano voglio ringraziare le autorità pakistane per aver compreso l'importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze».

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