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Evade dai domiciliari, 45enne fermato a Bagnolo in Piano

L'uomo era stato arrestato il 26 aprile per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e furto. Il 31 luglio aveva ottenuto i domiciliari, ma meno di un mese dopo ha tentato di fuggire

Era agli arresti domiciliari, ma ha manomesso il braccialetto elettronico ed è fuggito, portando con sé abiti e contanti. È successo lo scorso 19 agostoScandiano, in provincia di Reggio Emilia. 

L'evasione del 45enne ha portato una serie di ricerche serrate da parte delle forze dell'ordine, che si sono concluse la mattina di domenica 25 agosto, quando i carabinieri di Scandiano hanno localizzato e arrestato l'uomo nei pressi della stazione ferroviaria di Bagnolo in Piano

Il 45enne era stato arrestato lo scorso 26 aprile. L'uomo si era recato al Serd (Servizio per le dipendenze patologiche) dell'ospedale di Scandiano in uno stato di forte alterazione psico-fisica con l'intento di portare via la fidanzata, che si era recata presso la struttura per ritirare la sua terapia. Ma la situazione era degenerata rapidamente: l'uomo aveva sottratto il cellulare alla fidanzata, pretendendo che lo seguisse. Sul posto era intervenuta la polizia locale, ma gli agenti non erano riusciti a calmare la situazione: il 45enne aveva sottratto a un agente una bomboletta di spray al peperoncino che poi aveva spruzzato contro un'infermiera nel tentativo di fuggire dall'edificio. 

Nel frattempo, erano giunti sul posto anche i carabinieri, che avevano trovato l'uomo in un forte stato di agitazione, con una bottiglia di birra in mano, mentre inveiva contro gli agenti di polizia locale. Inutili i tentativi di calmare il 45enne, che continuava a minacciare i presenti e a divincolarsi. I militari dell'Arma si erano dunque visti costretti a immobilizzarlo e ad arrestarlo. Il gip del tribunale di Reggio Emilia aveva successivamente emesso nei confronti dell'uomo la misura della custodia cautelare in carcere per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e furto.

Ma lo scorso 31 luglio all'uomo erano stati concessi i domiciliari con l'applicazione di un dispositivo elettronico per il controllo controllo a distanza. Il 19 agosto, meno di un mese dopo, l'uomo ha manomesso il braccialetto elettronico e si è dato alla fuga.

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