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San Martino in Rio
29 Agosto 2024 - 11:15
Un uomo di 33 anni è stato arrestato qualche giorno fa per furto. E ora anche il fratello minore, un 30enne di San Martino di Rio, è stato raggiunto da un provvedimento di detenzione domiciliare.
Le indagini sono cominciate a novembre 2013. La scoperta dei carabinieri di Guastalla infatti risale a maggio 2014: i due fratelli usavano una carrozzeria abilitata anche ai soccorsi stradali come deposito per merce e auto rubate. All’interno del magazzino della ditta gestita dai due fratelli, i militari trovarono decine di veicoli e attrezzi rubati. I due vennero arrestati in flagranza di reato. Un terzo complice, invece, venne denunciato a piede libero.
Dalle indagini emersero una serie di furti che si erano protratti fino a maggio 2014 nel territorio del Reggiano, del Modenese, oltre che a Campogalliano e a Castelnovo Rangone. Tra gli oggetti rubati, automobili, motorini, muletti, gomme, elettrodomestici, attrezzi da lavoro per officine e per l’agricoltura, e apparecchi meccanici.
L’episodio più significativo avvenne tra il 15 e il 17 aprile 2014: da una concessionaria di Campagnola Emilia sparirono due auto, un’Audi A4 e una Bmw, oltre che numerosi pneumatici, vari utensili, computer, scanner e altro materiale. Il bottino, il cui valore si aggirava intorno ai 50mila euro, venne in gran parte recuperato nella carrozzeria dei due fratelli.
Per questi episodi, il 30enne venne condannato a una pena di 2 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione per furto e ricettazione. La sentenza divenne esecutiva il 31 gennaio 2018, dopo che la Corte di Cassazione non accettò il ricorso presentato. Poi, il tribunale di Bologna rigetto l’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali, concedendo al 30enne di scontare la pena residua – di circa 1 anno e 8 mesi – ai domiciliari. E, dopo questa decisione, l’ufficio Esecuzioni penali di Reggio Emilia emise un ordine di carcerazione.
Ieri, mercoledì 28 agosto, i carabinieri della stazione di San Martino in Rio hanno rintracciato il destinatario del provvedimento. Dopo averlo condotto in caserma, lo hanno accompagnato presso la sua abitazione, dove dovrà finire di scontare la pena.
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