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Tensione in ospedale

Paziente aggredisce il personale del pronto soccorso di Imola

Presente anche la compagna dell'uomo, che però non è riuscita a fermarlo

Paziente aggredisce il personale del pronto soccorso di Imola

Foto d'archivio

Nella mattinata di oggi, domenica 22 settembre, intorno alle 7, un paziente del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola, in preda a un evidente stato di agitazione, ha aggredito con calci e pugni gli infermieri e altre persone presenti in sala d'attesa.

A segnalare l'episodio, il segretario regionale della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità). Sembrerebbe che il paziente, in attesa di essere visitato da un medico, fosse stato sottoposto a flebo. Ma l'uomo, un 40enne che era stato portato in pronto soccorso per minacciate pratiche autolesionistiche, spazientito, si sarebbe sfilato l'ago dal braccio, per poi rompere il vetro di un ambulatorio e minacciare con l'asta della flebo il personale che cercava di calmarlo.

In base a quanto riferisce la Fials, al pronto soccorso «Era presente anche la compagna dell'aggressore, che non è riuscita a fermarlo e a farlo ragionare. Il paziente ha aggredito anche le forze dell'ordine accorse sul posto, che poi lo hanno arrestato». L'uomo infatti avrebbe perso la pazienza dopo che il personale aveva previsto un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) per la fidanzata, la quale, però, non voleva sottoporsi alle cure.

Il 40enne avrebbe colpito il primo infermiere con calci e pugni, facendolo cadere per terra. Poi, avrebbe aggredito un secondo infermiere, accorso per aiutare il collega, oltre al medico che lo stava curando. E con il bastone della flebo, avrebbe cominciato a danneggiare le attrezzature mediche. Nel frattempo, il personale è riuscito a immobilizzarlo.

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