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Pescano un tonno gigante da 144 chili e si qualificano ai mondiali in Costa Rica

Sei pescatori di Marina di Ravenna trionfano al "Big Game 4 Tuna" di Parenzo. Oltre alla cattura del tonno gigante, il team ha anche totalizzato il maggior peso complessivo di pesce pescato

Pescano un Tonno Gigante da 144 Chili: L'Equipaggio di Marina di Ravenna si Qualifica ai Mondiali di Pesca

Pescano un tonno gigante da 144 chili e si qualificano ai mondiali di pesca

Sono di Ravenna i sei pescatori che hanno trionfato al "Big Game 4 Tuna" di Parenzo, in Croazia. Armati di canne e sarde per la pastura, hanno conquistato entrambi i premi in palio, qualificandosi così per i mondiali di pesca in Costa Rica, previsti per la prossima primavera.

L'angler Daniele Tarroni, lo skipper Bernard Kulundzic, i mate Diego Bondi e Vittorio Impellizzeri e i due ospiti Florin Vieuru Ucur e Stefano De Ruvo sono i membri del primo team italiano a vincere in acque croate la prestigiosa competizione di pesca al tonno gigante. A bordo dell'Hook Up, un Boston Whaler 32 Outrage di proprietà di Tarroni, hanno attraversato l'Adriatico il 10 settembre e sono stati "incoronati" vincitori il 16 settembre, dopo due giorni di gara in condizioni meteo non ideali.

Il loro successo è stato sancito dalla cattura di un tonno gigante del peso di 144 kg, il più grande pescato durante la competizione. Ma non è tutto: il team ha anche totalizzato il maggior peso complessivo di pesce pescato, includendo tonni e tonnetti o alletterati. Per loro, una targa in ceramica, attrezzatura da pesca sportiva per migliaia di euro e, non da ultimo, la qualificazione ai mondiali Igfa in Costa Rica.

«Non me lo aspettavo sinceramente - racconta Daniele Tarroni, che vanta una lunga esperienza di pesca risalente agli anni Ottanta -. I croati nelle loro acque sono fortissimi. Ora guardiamo alla prossima primavera. Quella in Costa Rica è una manifestazione che richiama equipaggi letteralmente da tutto il mondo, siamo quindi molto felici di aver ottenuto la qualificazione». La gara in Croazia ha avuto anche un valore scientifico. «Ci hanno chiesto di eviscerare i pesci in barca per permettere a biologi e scienziati di analizzarli, non capita spesso» spiega Tarroni.


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