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L'iniziativa

"Territori per il reinserimento": il progetto per il reinserimento di persone con misure alternative al carcere

Durante l'edizione precedente, il 76% dei partecipanti ha ottenuto un contratto a tempo determinato, mentre il 15% ha trovato un impiego stabile

Reinserimento Sociale: Un Progetto Innovativo nel Ravennate per Chi Sconta la Pena Fuori dal Carcere

Foto d'archivio

A Ravenna, al via il progetto "Territori per il reinserimento", un'iniziativa biennale volta a facilitare il reinserimento sociale e lavorativo di persone soggette a misure alternative alla detenzione. Questo programma, finanziato da Cassa Ammende e dalla Regione Emilia-Romagna, è attuato sul territorio dal Comune di Ravenna in collaborazione con il Consorzio Solco Ravenna. A supportare l'iniziativa sono anche il Consorzio Fare Comunità, l’associazione Farsi Prossimo Odv e l'ente di formazione Cefal.

Massimo Caroli, coordinatore del progetto e rappresentante di Fare Comunità, sottolinea che l’obiettivo principale è offrire opportunità concrete di lavoro e integrazione a chi può usufruire di alternative alla reclusione. «Con la stessa rete di soggetti avevamo già gestito il medesimo progetto nel biennio precedente, con risultati al di sopra degli obiettivi: il numero di beneficiari previsto era di 43 persone, siamo riusciti a prenderne in carico 61. Ciò che ci ha permesso di raggiungere questo risultato è stata la capacità di mettere in rete soggetti diversi, più di quelli previsti dal progetto, e presenti non solo nel comune di Ravenna, ma in tutta la provincia. Sono stati coinvolti infatti anche i servizi sociali della Unioni dei Comuni della Bassa Roagna e della Romagna faentina e i servizi specialistici dell’Ausl, Dsm e Serd», ha spiegato Caroli. 

Il progetto prevede la creazione di un piano personalizzato per ciascun partecipante. I piani includono la valutazione delle competenze, percorsi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, oltre ad attività sociali e culturali. In alcuni casi, si lavora anche per garantire l’autonomia abitativa. Grazie alla stretta collaborazione con le cooperative sociali e le imprese locali, durante il precedente ciclo, il 76% dei partecipanti ha ottenuto un contratto a tempo determinato, mentre il 15% ha trovato un impiego stabile.

Quest'anno, il progetto mira a coinvolgere almeno 61 persone in tutta la provincia, con le prime segnalazioni già in arrivo. L'equipe è al lavoro per sviluppare piani individuali e creare opportunità che porteranno i primi inserimenti lavorativi all'inizio del 2025.

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