Rimini: accusato di violenza sessuale su una paziente disabile, il medico nega tutto

L'interrogatorio di garanzia del medico di 67 anni, arrestato il 12 ottobre con l'accusa di aver abusato di una paziente disabile di 33 anni durante il suo soggiorno in una clinica a Rimini, è durato oltre un'ora. Difeso dall'avvocato Massimiliano Orrù, il medico ha contestato ogni accusa, presentando testimonianze e mettendo in luce contraddizioni nel racconto della presunta vittima di fronte al gip Vinicio Cantarini.

Ha inoltre evidenziato i gravi problemi fisici e psicologici della donna, mettendo in discussione la sua capacità di testimoniare e negando fermamente gli abusi. Il gip ha richiesto di sentire la presunta vittima in un incidente probatorio, mentre la difesa ha richiesto una perizia sulla donna.

I presunti abusi sarebbero iniziati nel 2021 e si sarebbero protratti fino all'estate del 2023, dopo che la paziente era stata trasferita in un'altra struttura. Una volta nella nuova clinica, la donna ha raccontato alla madre delle presunte visite notturne del medico e delle sue attenzioni inappropriate.

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Secondo la denuncia ai carabinieri, il medico sarebbe entrato di notte nella stanza della donna, toccandola senza il suo consenso e costringendola a un rapporto sessuale completo. Le indagini, condotte dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno rivelato che la paziente diceva spesso di essere "la fidanzata del dottore".

Durante le indagini, un'operatrice della clinica aveva inizialmente dichiarato di aver visto la presunta vittima succhiare un dito del medico, per poi ritrattare la sua dichiarazione. Successivamente, ha confermato nuovamente la sua testimonianza, spiegando di aver avuto paura di perdere il lavoro.