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IL FATTO
30 Ottobre 2024 - 17:13
Modena: infermieri picchiati dai parenti di una paziente
Un semplice prelievo di sangue, questo è stato l'elemento scatenante di una violenta aggressione ai danni di due infermieri che si è verificata nella mattina di oggi, lunedì 28 ottobre, presso il reparto di Cardiologia dell'ospedale civile di Baggiovara, all'interno dell'unità di Terapia intensiva Coronarica.
L'episodio è stato avviato da una paziente del reparto. Erano circa le 7.15 quando un infermiere informò l'anziana signora che il prelievo di sangue sarebbe stato eseguito da un giovane tirocinante, uno studente del terzo anno che stava mettendo in pratica le nozioni apprese all'Università di Modena. La reazione della signora è stata: «Non sono una cavia. Voglio che sia un vero infermiere a farmi il prelievo». Rispettando la volontà della paziente, l'infermiere ha sostituito lo studente ed ha eseguito il prelievo. Apparentemente, tutto sembrava essersi calmato e tornato alla normalità.
Infatti, verso le 8.30, alcuni familiari sono giunti nel reparto e hanno iniziato a inveire contro il personale sanitario. La situazione è peggiorata quando il marito ha aggredito l'infermiere con un pugno. Anche un altro familiare si è unito all'aggressione, iniziando così il pestaggio che ha fatto cadere a terra l'operatore. Una scena da film. Ma non è finita: è intervenuto un collega che è stato a sua volta aggredito. Per fortuna, grazie all'intervento di altri medici e infermieri gli si sono allontanati, permettendo il soccorso immediato dei due infermieri. Entrambi sono stati ricoverati al Pronto Soccorso con una prognosi di 10 giorni.
L’episodio è stato condannato dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena in una nota: «L'Azienda conferma che questa mattina i parenti di una paziente hanno accerchiato e aggredito un infermiere dell'unità di Terapia intensiva coronarica di Baggiovara. La direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena condanna fermamente qualsiasi aggressione contro il personale sanitario ed esprime totale solidarietà a tutti i professionisti coinvolti, riservandosi ogni necessario approfondimento legale».
Giulia Casamassima e Giuseppe Fornaro, rappresentanti di Fp Cgil Sanità Modena, hanno espresso preoccupazione sull'argomento: «Le aggressioni ai sanitari non avvengono più solo in Pronto Soccorso, ma anche in altri reparti ospedalieri delicati come la terapia intensiva. In questo caso, la vittima è stata un infermiere con lunga esperienza. Tali lavoratori completamente abbandonati al proprio destino richiedono oggi più che mai procedure per prevenire tensioni anche in reparti finora non coinvolti da aggressioni. È necessario maggiore controllo da parte dell’azienda ospedaliera durante la permanenza dei parenti nei reparti. Chiediamo che l’azienda si costituisca parte civile non solo per danni materiali, ma anche per aggressioni fisiche e verbali al personale. È inaccettabile che un sanitario venga brutalmente aggredito, riportando 10 giorni di prognosi al Pronto Soccorso».
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