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05 Novembre 2024 - 11:35
Che fine ha fatto Ahoo Daryaei? Mistero dopo il suo coraggioso gesto di protesta
Dove si trova Ahoo Daryaei? Cosa le accadrà? Da sabato scorso, la studentessa iraniana è scomparsa nel nulla dopo aver attirato l'attenzione mondiale con un gesto di protesta audace e simbolico. Il 2 novembre 2024, nel cortile del dipartimento di Scienza e Ricerca dell'Università Azad di Teheran, Ahoo si è spogliata fino a rimanere in biancheria intima, sfidando le autorità che l'avevano ripresa per non aver indossato il velo islamico in modo appropriato.
Ahoo Daryaei, una studentessa di letteratura francese, ha deciso di togliersi i vestiti in segno di ribellione contro le restrizioni imposte dal regime. Nel video che ha fatto il giro del mondo, la si vede seduta tra studenti increduli, prima di allontanarsi a piedi, sempre senza vestiti. Poco dopo, è stata avvicinata da un'auto da cui sono scesi uomini in abiti civili che l'hanno caricata a forza per portarla via.
Da quel momento, non si hanno più notizie di Ahoo. Le preoccupazioni crescono sul suo destino: si teme che possa essere portata in un commissariato, interrogata e trasferita in carcere. Questo scenario ricorda tragicamente il caso di Mahsa Amini, la giovane morta nel 2022 dopo essere stata arrestata per violazioni simili delle leggi sul velo.
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Amnesty International ha chiesto il rilascio immediato di Ahoo, segnalando possibili "percosse e violenza sessuale" durante l'arresto e sollecitando indagini indipendenti. Secondo fonti studentesche su Telegram, Ahoo sarebbe stata trasferita in un ospedale psichiatrico su ordine dell'intelligence dei Guardiani della Rivoluzione. Amir Mahjoub, direttore delle relazioni pubbliche dell'università, ha confermato che la studentessa soffrirebbe di "grave disagio psicologico".
In un video diffuso dai media statali, un uomo che si presenta come il marito di Ahoo afferma che la ragazza è madre di due figli e ha problemi di salute mentale. Tuttavia, molti iraniani vedono questa narrazione come una tattica del regime per delegittimare le manifestanti etichettandole come mentalmente instabili.
La protesta di Ahoo Daryaei è diventata un simbolo della lotta per i diritti delle donne in Iran. La sua immagine con le braccia conserte e i capelli sciolti ha suscitato una forte reazione sui social media, dove gli utenti celebrano il suo "coraggio eroico" e chiedono giustizia. La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Iran, Maio Sato, ha promesso di monitorare attentamente la situazione.
In Italia, la ministra per le Pari Opportunità Eugenia Roccella ha auspicato che "quel corpo diventi il corpo di tutti noi", sottolineando l'importanza della battaglia di Ahoo come vessillo di libertà per tutte le donne.
L'atto audace di Ahoo Daryaei rappresenta un grido disperato contro l'oppressione e una richiesta di libertà personale in un contesto socio-politico critico. Mentre il mondo osserva con apprensione la sua sorte, la sua protesta potrebbe riaccendere il movimento "Donna Vita Libertà", già emerso dopo la morte di Mahsa Amini. La lotta per i diritti delle donne in Iran continua ad essere al centro dell'attenzione internazionale.
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