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Esplosione alla Toyota di Borgo Panigale: dissequestrati i server, azienda e sindacati al lavoro per la ripresa in sicurezza

Istituzioni e sindacati chiedono chiarezza sulle cause e garanzie sul futuro produttivo. Toyota si impegna a mantenere la produzione e a continuare a investire su Bologna

Esplosione alla Toyota di Borgo Panigale: dissequestrati i server, azienda e sindacati al lavoro per la ripresa in sicurezza

Istituzioni e sindacati chiedono chiarezza sulle cause e garanzie sul futuro produttivo. Toyota si impegna a mantenere la produzione e a continuare a investire su Bologna

La Procura di Bologna ha recentemente dissequestrato i server dello stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale , dove il 23 ottobre si è verificata un'esplosione nel capannone logistico che ha causato la morte di due operai, Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, e il ferimento di altri undici lavoratori. Con l’estrazione dei dati necessari per le indagini, ora è possibile riavviare i sistemi e riprendere le attività nelle sedi di Crespellano e San Donato Milanese, permettendo così la riattivazione della catena di fornitura.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha fatto il punto della situazione in occasione della prima riunione del tavolo metropolitano, tenutasi lunedì con il capo di gabinetto Sergio Lo Giudice e l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, insieme ai rappresentanti dell’azienda e ai sindacati. «I server sono stati dissequestrati, ma il sito resta sotto sequestro – ha spiegato Lepore –. Non appena avremo nuovi elementi, faremo il punto della situazione. I sindacati hanno richiesto che il tavolo continui a operare con le istituzioni come garanti del percorso, e così sarà».

I sindacati, rappresentati da figure come Simone Selmi della Fiom-Cgil Bologna e Stefano Lombardi della Uilm Bologna, hanno espresso preoccupazione per il futuro produttivo dell'azienda. "Siamo di fronte a una multinazionale mondiale e, per quel che ci riguarda, c’è un minimo di preoccupazione sul prosieguo dell’attività produttiva sul territorio di Bologna", ha dichiarato Selmi. 

Durante l'incontro con i sindacati e le istituzioni, i vertici della Toyota hanno ribadito l'impegno a mantenere la produzione e a continuare a investire su Bologna. Tuttavia, come sottolineato da Lombardi, "ora c’è bisogno che dalle parole si passi ai fatti". Le richieste di garanzie sulla continuità occupazionale e salariale sono al centro delle trattative, con particolare attenzione ai lavoratori interinali e a quelli delle aziende in appalto. 

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