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Rimini: incontro estivo in Riviera si trasforma in incubo, 18enne denunciato per violenza sessuale

I fatti risalgono all'estate del 2023. La testimonianza della ragazza è stata confermata nei giorni scorsi davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini

Violenza Sessuale a Rimini: La Denuncia di una Minorenne Sconvolge il Concorso Ippico

La testimonianza della ragazza è stata confermata nei giorni scorsi davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini

È l'estate del 2023 quando una 17enne umbra e un 18enne toscano si incontrano in Riviera, in occasione delle gare di dressage per la Coppa Italia e le Master Class, che si svolgevano in un centro ippico della provincia di Rimini. Un incontro che sembrava destinato a rimanere un piacevole ricordo estivo si è trasformato in un incubo per la giovane, che ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale

La storia inizia con una frequentazione nata quasi per caso, alimentata da una comune passione per i cavalli. I due giovani trascorrono insieme diverse giornate, condividendo momenti di spensieratezza e complicità. Tuttavia, una sera, dopo aver bevuto qualche drink, la situazione prende una piega inaspettata. Nel camper del ragazzo, la tensione sale l'allora 17enne, alla sua prima esperienza sessuale, decide di fermarsi. Un "no" che, secondo la denuncia, non viene rispettato.

La giovane, sconvolta da quanto accaduto, trova il coraggio di raccontare tutto ai genitori. Un passo difficile, ma necessario, che porta la famiglia a rivolgersi ai carabinieri per sporgere denuncia. La testimonianza della ragazza è stata confermata nei giorni scorsi davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, nel corso di un incidente probatorio: un passaggio cruciale per cristallizzare i fatti e avviare un possibile processo per violenza sessuale.

Questo caso solleva importanti questioni legali riguardanti il consenso sessuale. Il codice penale italiano è chiaro: il consenso non è un permesso assoluto, ma specifico e revocabile in qualsiasi momento. Nel caso in questione, la giovane, pur essendo minorenne all'epoca dei fatti, aveva più di 14 anni, il che significa che non si può procedere d'ufficio contro il presunto aggressore senza una querela. La legge riconosce il diritto della ragazza di negare il consenso, un diritto che, secondo la sua denuncia, sarebbe stato violato.

Il futuro del 18enne toscano è ora nelle mani della giustizia. Se le accuse verranno confermate, potrebbe affrontare un processo per violenza sessuale.

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