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Argenta, morti sospette in ospedale: sospeso un infermiere

L'inchiesta sull'infermiere dell'ospedale di Argenta si amplia: verranno effettuati degli esami, tra cui il test del capello, sui 40 pazienti assistiti dal 44enne tra luglio e ottobre

Argenta, morti sospette in ospedale: sospeso un infermiere

Foto d'archivio

Le indagini sul caso dell’infermiere 44enne dell’ospedale Mazzolani-Vandini di Argenta, accusato di omicidio volontario e maltrattamenti su pazienti, continuano a ritmo serrato. La procura, guidata dal pm Barbara Cavallo, ha incaricato tre medici legali e un tossicologo di approfondire l'ipotesi che alcuni pazienti siano stati vittime di somministrazioni illecite di farmaci, tra cui benzodiazepine o altre sostanze non autorizzate.

Tra luglio e ottobre, l’infermiere ha assistito circa 40 pazienti, ora sotto esame per verificare se siano state somministrate sostanze ritenute pericolose. Le verifiche includono test del capello, utili per rilevare tracce di farmaci specifici, come quelli che potrebbero aver causato la morte sospetta di due anziani: Floriana Veronesi, 90 anni, e Antonio Rivola, 83 anni. I consulenti avranno 60 giorni per presentare le conclusioni.

L’infermiere, inizialmente sospeso per un mese dopo il blitz dei carabinieri a settembre, è stato nuovamente sospeso fino alla conclusione del procedimento penale. L’indagine era partita dopo che, il 27 settembre, due funerali vennero bloccati per approfondimenti sulle salme delle presunte vittime.

A far scattare l’allarme è stata una collega dell’indagato, che aveva segnalato ammanchi sospetti nelle scorte di farmaci dell’ospedale. Gli inquirenti stanno ora indagando con riserbo per accertare se vi siano altre potenziali vittime di condotte illecite legate al presunto uso improprio di farmaci.

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