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Violenza di genere

Donne vittime di violenza, i dati della questura: sei omicidi e 16 casi di violenza sessuale

In sei mesi, 16 casi di violenza sessuale e 19 ammonimenti nella provincia di Ravenna

Violenza di genere a Ravenna: un fenomeno allarmante e i dati della questura

Foto d'archivio

Il fenomeno della violenza di genere continua a rappresentare una gravissima emergenza nella provincia di Ravenna, come emerge dai dati elaborati in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre.

I dati sono stati raccolti dalla polizia di Stato, che ha condotto un'analisi sui reati commessi negli ultimi anni in materia di violenza di genere, includendo anche gli omicidi volontari e i cosiddetti "reati spia", indicatori di comportamenti violenti.

Dal 2022 fino al primo semestre del 2024, la provincia di Ravenna ha registrato sei omicidi volontari, di cui quattro perpetrati in ambito familiare, con vittime prevalentemente di sesso femminile. Questi dati sono un chiaro segnale della pervasività della violenza domestica, che resta una delle forme più insidiose e devastanti di aggressione contro le donne.

Nel periodo tra gennaio e giugno 2024, i numeri relativi ai "reati spia" sono allarmanti: sono stati registrati 54 casi di atti persecutori, di cui il 67% ha visto come vittime donne; 90 casi di maltrattamenti contro familiari o conviventi, con il 91% delle vittime donne; e 16 violenze sessuali, tutte a danno di donne. Questi crimini, sebbene non sempre visibili, rivelano la portata di un problema che, spesso, si consuma all’interno delle mura domestiche, dove le donne diventano vittime di abusi fisici, psicologici e sessuali da parte di chi dovrebbe proteggerle.

Nel tentativo di fronteggiare questa drammatica realtà, la polizia di Stato ha intensificato la propria presenza nelle piazze di Ravenna, Faenza e Lugo, offrendo punti informativi per sensibilizzare la cittadinanza e garantire un supporto alle vittime.

Inoltre, la questura ha attivato un sistema di ammonimenti e misure preventive, come gli allontanamenti dalla casa familiare in situazioni di grave emergenza. Tra gennaio e giugno 2024, sono stati emessi 19 ammonimenti e 7 allontanamenti, interventi rapidi che mirano a interrompere il ciclo della violenza nelle sue fasi iniziali, garantendo una protezione immediata alle vittime.

L'analisi dei dati sottolinea l'importanza di un intervento tempestivo per interrompere i meccanismi violenti prima che sfocino in episodi più gravi.

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