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Revenge porn

Rimini: si vendica e manda video hot dell'ex fidanzata alla preside

Un 30enne siciliano è stato condannato a due anni di reclusione. Risarcimento di 15mila euro alla vittima

Federica Riso

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03 Dicembre 2024 - 17:01

Revenge Porn a Rimini: Condannato a Due Anni per Vendetta Sull'Ex Minorenne

Rimini: si vendica e manda video hot dell'ex fidanzata alla preside

Un 30enne siciliano è stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, per aver diffuso video intimi della sua ex fidanzata, all'epoca minorenne, in un atto di vendetta noto come revenge porn. La sentenza, emessa dal tribunale di Rimini, ha previsto anche un risarcimento di 15mila euro alla vittima e alla madre, un tentativo di riparare, almeno in parte, il danno subito. Era l'estate del 2020 quando una giovane di 16 anni e un uomo di 26 si incontrano e iniziano una relazione. Tuttavia la ragazza decide di porre fine alla storia e l'uomo non accetta la rottura. Quest' ultimo, in un gesto di vendetta, decide di diffondere i video intimi che aveva registrato durante la loro relazione.  La vicenda prende una piega drammatica quando un video, proveniente dallo smartphone dell'uomo, arriva alla preside della scuola frequentata dalla giovane. La dirigente, scioccata dal contenuto, avvisa immediatamente la madre della ragazza. Insieme, madre e figlia si rivolgono alla polizia postale, dando il via alle indagini. Gli agenti riescono rapidamente a risalire all'identità dell'ex fidanzato, portando alla sua incriminazione. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni di carcere, ma il giudice ha optato per una pena di due anni, sospesa a condizione del pagamento del risarcimento. La decisione del tribunale ha sollevato interrogativi sulla sufficienza della pena rispetto al trauma subito dalla vittima, che ha dovuto trasferirsi con la madre per sfuggire al clamore e ricominciare una nuova vita.

Un 30enne siciliano è stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, per aver diffuso video intimi della sua ex fidanzata, all'epoca minorenne, in un atto di vendetta noto come "revenge porn". La sentenza, emessa dal tribunale di Rimini, ha previsto anche un risarcimento di 15mila euro alla vittima e alla madre, un tentativo di riparare, almeno in parte, il danno subito.

Era l'estate del 2020 quando una giovane di 16 anni e un uomo di 26 si incontrano e iniziano una relazione. Tuttavia la ragazza decide di porre fine alla storia e l'uomo non accetta la rottura. Quest' ultimo, in un gesto di vendetta, decide di diffondere i video intimi che aveva registrato durante la loro relazione.

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La vicenda prende una piega drammatica quando un video, proveniente dallo smartphone dell'uomo, arriva alla preside della scuola frequentata dalla giovane. La dirigente, scioccata dal contenuto, avvisa immediatamente la madre della ragazza. Insieme, madre e figlia si rivolgono alla polizia postale, dando il via alle indagini. Gli agenti riescono rapidamente a risalire all'identità dell'ex fidanzato, portando alla sua incriminazione.

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni di carcere, ma il giudice ha optato per una pena di due anni, sospesa a condizione del pagamento del risarcimento. La decisione del tribunale ha sollevato interrogativi sulla sufficienza della pena rispetto al trauma subito dalla vittima, che ha dovuto trasferirsi con la madre per sfuggire al clamore e ricominciare una nuova vita.

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