Accoltellata dall'ex, viene salvata da un giovane autista

«Non l'aveva mai denunciato prima, perché lui sembrava una persona gentile e premurosa. La solita storia. Eppure, si è rivelato un mostro». Così il fratello della donna di 45 anni di Dosolo, nel Mantovano, accoltellata lunedì 2 dicembre a Guastalla, descrive la situazione. Non c'erano segnali d'allerta o denunce precedenti che avrebbero potuto mettere in guardia la vittima. «Lui non aveva accettato la fine della relazione – continua il fratello –. Lei pensava di conoscerlo, ma nessuno può sapere cosa si cela nella mente di una persona. Si era recata a quell'incontro da sola, forse per cercare di chiudere definitivamente la questione, come nel caso della tragica storia di Giulia Cecchettin...». Attualmente, la donna è ricoverata all'ospedale di Reggio Emilia, ma le sue condizioni non sono gravi e la prognosi di guarigione è di un mese; presto potrà tornare a casa. «Mia sorella è una persona forte», afferma il fratello.

La 45enne è conosciuta anche a Guastalla per il suo lavoro e chi la frequenta la descrive come una persona gentile e disponibile. L'ex compagno ha sfruttato questa sua disponibilità per invitarla a uscire, nonostante la relazione fosse finita da tempo. Le ha chiesto di accompagnarlo a fare acquisti per avere i suoi consigli, ma il fatto che fosse uscito con un coltello da cucina rivela le sue reali intenzioni. La donna ha capito di trovarsi in una trappola solo quando era già in auto; dopo pochi chilometri, infatti, è stata aggredita.

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Un verdetto che chiude un capitolo tragico, ma che non spegne il dolore di una famiglia distrutta

Qualche giorno fa, il fratello ha contattato Alen Halilovic, un autista veronese di 21 anni che ha salvato sua sorella. «Gli ho detto che se mia sorella è viva è solo grazie a lui. È stato molto coraggioso ad affrontare un uomo alto e armato», ha dichiarato il fratello, esprimendo gratitudine per l'intervento.

Tuttavia, i familiari hanno anche espresso preoccupazione per il comportamento degli altri automobilisti presenti all'incrocio di via Cisa Veneta a Guastalla. «Certo, ci vuole coraggio per intervenire, ma non si può lasciare una donna a terra senza aiuto. C'erano molte auto; avrebbero potuto mettersi d'accordo e scendere invece di limitarsi a filmare...». Oltre al veronese, un'altra persona è scesa dall'auto su invito del 21enne quando la situazione si era calmata.

Anche la madre della donna ferita ha contattato l'autista per ringraziarlo nuovamente del suo coraggio e della sua prontezza nel soccorrere sua figlia.