Detersivo al bar: verso il processo per lesioni gravi

È stata fissata per il 20 marzo la prima udienza del processo che vede imputata la barista di un locale della zona Savena, accusata di lesioni gravi in seguito a un incidente avvenuto durante il servizio al bar. Lo scorso 2 novembre, una donna di 48 anni, madre di quattro figli, era finita in coma per dieci giorni dopo aver bevuto, per errore, del detersivo servito al posto dell'acqua.

Il caso riguarda le gravi conseguenze riportate dalla donna, tra cui lesioni al cavo orale, all'esofago e allo stomaco, definite dai medici come 'di grado medio-alto'. L'avvocato della vittima, Giulio Cristofori, ha dichiarato che la sua assistita è ancora in convalescenza, ma determinata a ottenere giustizia e un risarcimento proporzionato.

Chiede un bicchiere d'acqua e le danno del detersivo, va in coma per 10 giorni

La donna ha riportato lesioni al cavo orale e all'esofago, con ulcere sanguinanti. Dal bar neanche un messaggio di scuse

La donna, che deve occuparsi dei suoi quattro figli, non è riuscita a tornare al lavoro e sta affrontando un lungo percorso di recupero. Oltre alle cure periodiche necessarie per le gravi lesioni riportate, deve fare i conti con le difficoltà psicologiche legate all’incidente.

Sul fronte opposto, la barista coinvolta rimane sotto indagine. Secondo quanto riportato dal suo legale, l’episodio sarebbe stato un tragico errore, e sono già in corso trattative con l’assicurazione per definire un risarcimento. La strategia difensiva mira a chiudere rapidamente il caso attraverso un approccio riparativo, evitando ulteriori sviluppi giudiziari. Il processo del 20 marzo sarà un momento chiave per chiarire le responsabilità.