Bologna sotto assedio: auto vandalizzate e il mistero di un folle gioco online

I residenti di diversi quartieri di Bologna continuano a dover fare i conti con i raid dei vandali che danneggiano le loro auto. Questa volta, ad essere colpite sono state le zone di via Pelagio Palagi, via Savioli e via Triachini. Una decina di macchine sono state vandalizzate, senza che nulla venisse sottratto, apparentemente col solo gusto di spaccare vetri e creare danni ai proprietari. Un fenomeno che sembra inarrestabile e che non risparmia nessuna zona della città.

Ultimamente, la Bolognina è stata la zona più colpita, con una serie di vetri infranti, talvolta per rubare qualcosa all'interno delle auto, altre volte per un assurdo divertimento, spesso prendendo di mira gli stessi veicoli. Tuttavia, episodi simili si sono verificati anche nel centro storico, da via Capo di Lucca a via Gramsci e via Amendola. Nelle settimane passate, le segnalazioni sono arrivate praticamente da tutti i quartieri: Borgo Panigale, Santo Stefano, Porto-Saragozza e Savena. Ladri o vandali, a volte entrambe le cose, sono entrati in azione esasperando i residenti.

Le indagini di polizia e carabinieri sono in corso per fare luce sui diversi episodi. Fondamentale sarà la visione delle telecamere di videosorveglianza, sia comunali che private, come nel caso di via Palagi, che potrebbero fornire immagini utili per individuare i responsabili. Tuttavia, come ha sottolineato l'assessora alla sicurezza Matilde Madrid, gli occhi elettronici hanno un potere di dissuasione limitato. Per questo, Madrid ha assicurato l’installazione di nuovi apparecchi proprio per la loro importanza in fase di indagine.

L'assessora ha annunciato l'intenzione di aprire un bando, indetto a primavera, per il risarcimento dei danni. Per usufruire degli indennizzi, sarà necessario essere residenti e presentare la denuncia del danno subito alla propria auto, senza essere titolari di un’assicurazione che copra quella tipologia di danneggiamento. L'assessora ha anche sottolineato come molti degli episodi più recenti non fossero collegati a furti.

Il sindaco Matteo Lepore ha parlato della possibilità che questi atti vandalici siano il risultato di una sorta di gioco online, un effetto emulazione che spingerebbe qualcuno a ripetere gli atti vandalici. Analizzando i buchi fatti nei vetri posteriori delle auto, si intuisce che potrebbe essere stato usato qualche arnese capace di frantumare anche i cristalli più resistenti e meno frangibili. Questo conferma una premeditazione, rendendo evidente la necessità di arginare immediatamente il fenomeno, anche se è difficile prevedere dove i malviventi colpiranno la prossima volta.

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