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A Bologna inizia l'era Dama: il futuro dei Big Data e dell'intelligenza artificiale in Europa

Il Tecnopolo di Bologna si trasforma in un hub europeo dell'innovazione tecnologica

A Bologna inizia l'era Dama: il futuro dei Big Data e dell'intelligenza artificiale in Europa

Nel cuore della Data Valley emiliano-romagnola, il Tecnopolo situato nell'ex Manifattura Tabacchi di Bologna subisce una trasformazione importante a quasi tre anni dall’inaugurazione. A cominciare dal nome, in quanto verrà rinominato "Dama", ovvero un acronimo di "data e manifattura", ideato da Elisa Ravaglia dell'Agenzia di comunicazione della Regione. Il nome trae ispirazione anche dal celebre dipinto "La dama con l’ermellino" di Leonardo da Vinci, che simboleggia il supercomputer "Leonardo" gestito dal Cineca. Il nuovo logo, creato dall’agenzia Sec Newgate, presenta varianti nei toni del rosso e del blu, per sottolineare la forza tecnologica di un’infrastruttura definita dal governatore Michele de Pascale come "l’unica risposta europea al tragico momento che stiamo vivendo, perché la risposta alle minacce della democrazia risiede nella possibilità di avere un governo democratico delle tecnologie e dell’innovazione". Un ruolo che rivendica anche l’europarlamentare Stefano Bonaccini, durante la presentazione del nuovo nome, annunciando l'imminente visita della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, prevista entro l'estate.

Nel fare il punto sui progressi dei lavori, sia de Pascale che il vicepresidente Vincenzo Colla sottolineano la natura pubblica della cittadella della scienza tra via Ferrarese e via Stalingrado, il cui completamento è previsto tra il 2026 e il 2027. La struttura ospiterà "numerose realtà internazionali, tra università ed enti di ricerca, già presenti o di prossimo arrivo". Tra le istituzioni più imminenti figurano l'Università delle Nazioni Unite e l'Enea, nonché il Centro Meteo europeo con il suo fondamentale data center Ecmwf, già operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Con una superficie di 130.000 metri quadrati, Dama rappresenta un investimento di oltre 2 miliardi di euro che attirerà 2.000 tecnici e ricercatori in città, pari al numero di operai presenti nella fabbrica originaria progettata da Pier Luigi Nervi. Le risorse provengono principalmente dall’UE e dal governo italiano, mentre la Regione ha contribuito con 216 milioni di euro, di cui quasi 90 forniti dai ministeri coinvolti.

In futuro, altre sfide richiederanno ulteriori risorse, come la costruzione di una torre di nove piani, il riadattamento dell’ex Magazzino del sale per ospitare un centro conferenze ed espositivo, e l’utilizzo dell’edificio "L" da parte del Comune. Inoltre, l'edificio Ballette e la vecchia centrale includeranno un’area di ristorazione. I fondi coprono anche le novità che verranno introdotte a breve termine, come il computer quantico e l’AI Factory, con 430 milioni suddivisi equamente tra UE e governo, e 10 milioni stanziati dalla Regione. Oltre al supercomputer Leonardo e alla sua estensione Lisa, entro un anno verrà installato un ulteriore supercomputer, dieci volte più potente di Leonardo (che già in un’ora esegue operazioni che un normale computer completerebbe in 920 anni) e quarantacinque volte più efficiente nell’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale, rappresentando il fulcro di una nuova AI Factory.

Questa iniziativa, come sottolinea de Pascale, "porterà innovazione al sistema delle imprese, in particolare alle PMI, e alle istituzioni pubbliche, compreso il settore sanitario", collaborando con MarghERita, il supercomputer dedicato alla Regione in onore di Margherita Hack. Un’evoluzione significativa che, come spiegato dalla direttrice generale del Cineca, Alessandra Poggiani, richiederà l’assunzione di nuovo personale. Tale sviluppo porterà anche a un incremento dei consumi energetici: "Attualmente abbiamo una bolletta elettrica di 10 milioni di euro, destinata a salire a 30", motivo per cui è stato avviato un progetto per realizzare un campo agrivoltaico che alimenterà parzialmente il sistema. "È un investimento senza precedenti," conclude de Pascale, sottolineando come Dama "possa rappresentare una svolta per l’Europa".

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