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Il caso

"Ha agito in casa davanti ai tre figli piccoli che assisterono a una sequenza dell'orrore": le motivazioni della condanna a 15 anni per Mehdi Fadl

L'uomo tentò di uccidere la compagna con un paio di forbici nell'abitazione di via Rialto nel dicembre 2022

"Ha agito in casa davanti ai tre figli piccoli che assisterono a una sequenza dell'orrore": le motivazioni della condanna a 15 anni per Mehdi Fadl

La Corte d’appello ha confermato la condanna a 15 anni di carcere per Mehdi Fadl, il 33enne marocchino che il 24 dicembre 2022 aggredì brutalmente e accoltellò la compagna in un appartamento di via Rialto, sotto gli occhi dei loro tre bambini. La sentenza, che include accuse di tentato omicidio, rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate ai poliziotti, è stata emessa dopo un processo abbreviato. In un passaggio delle motivazioni si legge che Fadl "ha agito in casa della propria famiglia, davanti ai tre figli piccoli che hanno assistito alla scena, hanno visto la madre agonizzante e la stanza piena di sangue, hanno dovuto aspettare i soccorsi e hanno temuto correttamente per la vita della loro madre, che il padre ha tentato di assassinare davanti ai loro occhi, in una sequenza dell’orrore a cui sono stati costretti ad assistere".

La difesa di Fadl aveva impugnato la sentenza, sostenendo un vizio parziale di mente dovuto all'uso smodato di cocaina e contestando le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà. Tuttavia, la quinta sezione penale della Corte d’appello ha respinto queste argomentazioni. Secondo le motivazioni della sentenza, la discussione tra Fadl e la compagna era nata dal tentativo di lei di impedirgli di consumare cocaina e di compiere gesti autolesionistici. Questo avrebbe scatenato l'ira di Fadl, che ha colpito la donna con un paio di forbici, provocando gravi ferite alla carotide e mettendo a rischio la sua vita.

La giovane, oggi 28enne, è stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Maggiore e dimessa dopo un mese. I giudici hanno stabilito che Fadl non era affetto da un vizio parziale di mente al momento dei fatti, ma era sopraffatto dall’abuso di alcol e cocaina. Le visite psichiatriche a cui fu sottoposto subito dopo l'arresto e 48 ore dopo al Sant’Orsola hanno escluso disturbi psichici.

La Corte ha riconosciuto l’aggravante della crudeltà, sottolineando la furia con cui Fadl si è scagliato contro la compagna, tentando di strangolarla con un asciugamano e sferrandole 10 forbiciate. Inoltre, l’insensibilità e l’indifferenza di Fadl ai richiami e ai pianti dei bambini, uno dei quali ha tentato di fermarlo, hanno aggravato ulteriormente la sua posizione.

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