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Arresto giovane italiano accusato di violenza e razzismo in un bar a Bologna

Il 22enne aveva bevuto 6 spritz e si rifiutava di lasciare le slot machines, che erano già state spente

Arresto giovane italiano  accusato di violenza e razzismo in un bar a Bologna

In una tranquilla serata, un episodio di violenza e intolleranza ha portato all'arresto di un giovane italiano di 22 anni. L'incidente si è verificato in via Giuseppe Mazzini, all'interno di un bar, dove i carabinieri del nucleo radiomobile sono intervenuti a seguito di una segnalazione di lite.

Tutto ha avuto inizio quando una dipendente del bar, una giovane di 18 anni di origine cinese residente a Bologna, ha chiesto aiuto alle forze dell'ordine. Durante le operazioni di chiusura del locale, un cliente, visibilmente alterato dall'alcol, ha iniziato a manifestare un comportamento aggressivo. Dopo aver consumato sei spritz, il giovane ha insistito per continuare a bere e utilizzare una slot machine, nonostante fosse già stata spenta. Al rifiuto della dipendente, il 22enne ha reagito con offese a sfondo razziale, scatenando una situazione di tensione.



La situazione è degenerata ulteriormente quando un parente della dipendente, anch'egli di origine cinese, ha cercato di allontanare il giovane dal locale. La reazione del 22enne è stata violenta: un pugno sferrato al parente della ragazza ha reso necessario l'intervento immediato dei carabinieri. Al loro arrivo, il giovane è stato trovato mentre urinava davanti al bar, un gesto che ha ulteriormente aggravato la sua posizione.

Anche di fronte alle forze dell'ordine, il giovane non ha mostrato segni di pentimento. Al contrario, ha continuato a mantenere un atteggiamento minaccioso e violento, costringendo i carabinieri a richiedere l'intervento dei sanitari del 118 per sedarlo. 

Il 22enne è stato arrestato con l'accusa di violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La procura della Repubblica di Bologna ha disposto il processo con giudizio direttissimo, e l'arresto è stato successivamente convalidato. Tuttavia, il giovane è stato liberato e sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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