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Faenza sotto assedio: nuovo muro di cemento e teloni per argini fragili contro l'ondata di maltempo

Dopo tre alluvioni in 16 mesi, a Faenza si costruisce un nuovo muro di cemento armato e si coprono gli argini con teloni

Faenza sotto assedio: nuovo muro di cemento e teloni per argini fragili contro l'ondata di maltempo

Faenza, una città che ha imparato a temere la pioggia, si prepara a fronteggiare una nuova ondata di maltempo. Dopo la terza alluvione in appena 16 mesi, ogni previsione di nuovi temporali suscita timori, soprattutto su un suolo già saturo come quello delle zone recentemente colpite dagli allagamenti. In vista dell'ondata di maltempo prevista per i prossimi giorni, per la quale la Protezione Civile ha emesso un'allerta meteo 'arancione', sono stati avviati immediatamente i lavori per realizzare un nuovo muro di mattoni di cemento armato in fondo a via Cimatti, una delle aree più duramente provate dagli allagamenti.

Un primo muro era già stato costruito a metà settembre, ma l'alluvione lo aveva travolto e distrutto dopo poche ore. "Con il senno di poi, con tutta quell'acqua, può essere sembrato vano, ma, anche a detta dei tecnici, era un tentativo che dovevamo fare", ha dichiarato il sindaco Massimo Isola nei giorni scorsi. Questa nuova barriera rappresenta una soluzione emergenziale per provare a garantire maggiore sicurezza e contenere eventuali esondazioni alla confluenza del Marzeno con il Lamone.

Già dal primo pomeriggio di oggi è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) della provincia di Ravenna, presieduto dal prefetto Castrese De Rosa, con la partecipazione della presidente facente funzione della regione, Irene Priolo. I lavori nei cantieri delle somme urgenze sono proseguiti senza sosta fino a ieri, e da oggi si procede alla copertura con teloni degli argini più fragili. È stato attivato tutto il sistema di Protezione Civile e rafforzato il numero di imprese pronte a intervenire in caso di necessità. Anche i consorzi di bonifica sono coinvolti, procedendo allo svuotamento dei canali a scopo preventivo. Infine, è stato richiesto a RFI di presidiare i ponti di propria competenza. Particolare attenzione è rivolta alla frazione di Traversara di Bagnacavallo, pesantemente colpita dall’ultima ondata di maltempo.



La profonda depressione che, dal centro Europa, si sta spostando verso sud, si è già affacciata oggi sul territorio dell’Emilia-Romagna con piovaschi sparsi e, nel settore occidentale, temporali. L’ingresso vero e proprio del maltempo è atteso per domani, soprattutto a partire dalla seconda parte della giornata. "Dopo le precipitazioni diffuse e localmente intense del mattino, i fenomeni vedranno un’intensificazione dalle ore pomeridiane, in particolare sulle aree appenniniche centro-orientali e la pianura romagnola", si legge nell'allerta. Le precipitazioni previste potranno causare, in particolare nell’appennino centro-orientale, fenomeni di ruscellamento sui versanti e frane, favoriti da condizioni di saturazione dei suoli già elevate dopo l’ondata di maltempo del 18 settembre scorso.

"Si prevedono rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici sui corsi d’acqua del settore centro-orientale che, nella serata di domani, potranno raggiungere soglia 2 sugli affluenti di destra del Reno e nei bacini romagnoli. Dalle ore pomeridiane sono anche previsti venti nord-orientali di burrasca forte (75-88 km/h) sulle aree costiere settentrionali (ferrarese e ravennate), con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore, e venti di burrasca moderata (62-74 km/h) sulle aree costiere meridionali e nelle aree montane regionali (anche qui, con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore). I venti determineranno un aumento del moto ondoso; anche se al di sotto dei valori di riferimento, potrà causare fenomeni localizzati di erosione e/o di inondazione marina". La città di Faenza, dunque, si trova nuovamente a dover affrontare una sfida imponente. Le misure preventive messe in atto rappresentano un tentativo di arginare i danni e proteggere la popolazione. Tuttavia, la natura imprevedibile del maltempo e la vulnerabilità del territorio richiedono una vigilanza costante e un impegno collettivo per superare questa ennesima prova.

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