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Ancora carenza del farmaco Creon in Italia: "Sono giorni che non lo prendo e non so dove trovarlo"

Nonostante l'intervento del Ministero della Salute la situazione del farmaco per il pancreas continua ad essere critica

Ancora carenza del farmaco Creon in Italia: "Sono giorni che non lo prendo e non so dove trovarlo"

La carenza del farmaco Creon, utilizzato per trattare l'insufficienza pancreatica esocrina, continua a essere una questione critica in Italia. Nonostante i mesi trascorsi, la situazione non sembra essere migliorata e il farmaco risulta ancora difficile da trovare.

La carenza di Creon è dovuta principalmente all'alto volume di richieste che l'unico produttore, Viatris Italia S.r.l., non è riuscito a soddisfare. Il Ministero della Salute e l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) avevano annunciato negli scorsi mesi che stavano seguendo la questione con grande attenzione e "di aver attivato le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci "consentendo l'importazione del farmaco da altri paesi e consentendo alle farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi di effettuare un ordine diretto al titolare tramite l'apposito servizio di Customer Service.

Tuttavia la situazione non sembra essere migliorata, così come racconta la nostra lettrice e Amica Reporter Caterina: "Sono un'anziana che vive a Pianoro. Sono stata operata parecchi anni fa al pancreas e avrei bisogno di prendere il Creon. L'ho sempre trovato, ma ora la sanità ne distribuisce poche e non so come posso fare. Sono giorni che non prendo questa medicina e non si trova."

La testimonianza di Caterina evidenzia quanto sia cruciale per i pazienti trovare una soluzione a questa carenza, poiché l'assenza del farmaco può avere gravi conseguenze sulla loro salute. La situazione del farmaco Creon in Italia risulta quindi ancora critica e richiede un intervento urgente per garantire la continuità terapeutica dei pazienti. Si auspica che le autorità sanitarie riescano a risolvere concretamente questa problematica il prima possibile, permettendo a persone come Caterina di ricevere il trattamento necessario.

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