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Imprenditore di Ravenna accusato di truffe sui campi da padel: tra le vittime anche Zambrotta e altri clienti illustri

L'ex campione del mondo e altri clienti denunciano a "Le Iene" ritardi e difetti nei campi da padel, coinvolti anche fornitori e dipendenti

Imprenditore di Ravenna accusato di truffe sui campi da padel: tra le vittime anche Zambrotta e altri clienti illustri

A Ravenna un imprenditore locale è finito sotto i riflettori per presunti comportamenti truffaldini legati alla fornitura di campi da padel. Un settore, quello del padel, che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale, con campi che spuntano come funghi in tutta Italia, attirando appassionati e investitori. 

Tra le vittime di questa vicenda spicca un nome noto: Gianluca Zambrotta, ex campione del mondo con la nazionale italiana di calcio. Zambrotta aveva commissionato tre campi da padel all'imprenditore ravennate, ma l'esperienza si è rivelata tutt'altro che positiva. "Consegnati in ritardo e montati male", ha dichiarato Zambrotta al programma televisivo "Le Iene". Un contratto che prevedeva il pagamento di un acconto si è trasformato in un incubo, con i campi consegnati con ben 16 mesi di ritardo e necessitanti di manutenzione immediata. Nonostante le promesse dell'imprenditore di sistemare i difetti senza ulteriori costi, nessun intervento è mai stato effettuato.

Non solo Zambrotta, ma anche la campionessa mondiale di padel Sara D’Ambrogio ha avuto a che fare con l'imprenditore ravennate. Ingaggiata per una sponsorizzazione, D’Ambrogio aveva accettato di realizzare magliette con il brand dell'azienda, sostenendo le spese di produzione. In cambio, avrebbe dovuto ricevere 5.000 euro, una somma che però non è mai stata corrisposta. Un altro tassello che si aggiunge al mosaico di accuse contro l'imprenditore.

Le problematiche non si fermano ai clienti. Anche i fornitori dell'imprenditore hanno subito gravi conseguenze. Una titolare di carpenteria, che aveva fornito materiali per la costruzione di 40 campi, si è trovata di fronte a un ammanco di 130 mila euro. Una cifra che ha messo in ginocchio l'azienda, costringendola a valutare la chiusura e il licenziamento di otto dipendenti. a.

La situazione si complica ulteriormente con le testimonianze dei dipendenti dell'azienda dell'imprenditore. Uno di loro, vittima di un incidente stradale mentre si recava al lavoro all'inizio del 2024, ha denunciato il mancato pagamento dello stipendio. "Mi spetta lo stipendio erogato dall’INPS, ma questi soldi, 1.800 euro mensili, li trattiene l’azienda", ha spiegato il dipendente, che vanta un credito di circa 20.000 euro nei confronti dell'imprenditore. 

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