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Truffa bonus facciate: sequestrati 10 milioni di crediti fittizi

Coinvolte 32 aziende in tutta Italia

Truffa bonus facciate: sequestrati 10 milioni di crediti fittizi

Truffa bonus facciate: sequestrati 10 milioni di crediti fittizi in diverse province italiane

La guardia di finanza ha messo in atto un'operazione di sequestro preventivo riguardante crediti d'imposta ritenuti fittizi, utilizzati da 32 diverse realtà economiche dislocate in varie province italiane, tra cui Bologna, Firenze e Milano. L'indagine si concentra principalmente sulle frodi legate ai crediti d'imposta derivanti dal "Bonus facciate".

L'inchiesta è partita a seguito del fallimento di un'azienda con sede a Firenze; il rappresentante legale di questa società aveva trasferito i crediti d'imposta pochi giorni prima di essere dichiarato insolvente. Tali crediti furono successivamente ceduti a numerose imprese, alcune delle quali risultano completamente evasori fiscali o già sotto indagine per reati finanziari.

Le prime verifiche effettuate dalla guardia di finanza di Vicenza hanno rivelato che i crediti erano stati creati attraverso false dichiarazioni di lavori di ristrutturazione su 67 immobili, formalmente situati in località come Parma, Rosolina (Ro) ed Eraclea (Ve). La maggior parte di questi immobili non esiste nel database catastale nazionale, tranne uno, e nessuna fattura è stata emessa per i lavori dichiarati.

Inoltre, l'azienda coinvolta non aveva né la proprietà né la locazione di alcun immobile. In base a queste scoperte, il legale rappresentante dell'azienda è stato denunciato per truffa aggravata con l'intento di ottenere erogazioni pubbliche. Il sequestro preventivo, che ammonta a oltre 10 milioni di euro, riguarda questi crediti d'imposta fittizi trovati nelle mani di 32 soggetti economici sparsi in province come Bologna, Firenze, Milano, Venezia, Roma, Pistoia, Pisa, Modena, Padova e Ravenna. L'operazione è stata condotta in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, con l'obiettivo di prevenire la monetizzazione dei crediti finti e garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate correttamente per sostenere famiglie e imprese.

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