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MIC di Faenza: l'arte di Maura Biava

Dal 9 novembre, la mostra-installazione che esplora il processo creativo artistico

Maura Biava al MIC di Faenza: L'Inizio dell'Arte tra Scultura e Fotografia

Opere di Maura Biava esposte al Mic

Nel cuore di Faenza, presso il MIC, si apre una finestra sull'universo creativo di Maura Biava, un'artista visiva italiana che ha saputo conquistare la scena internazionale. Dal 9 novembre, la project room del museo ospita una mostra-installazione curata da Alessandra Laitempergher, che sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025. Questo evento, sostenuto dalla Fondazione Mondrian, rappresenta un'opportunità unica per immergersi nel mondo di Biava, un mondo in cui la creazione artistica è un processo continuo e ininterrotto.

Maura Biava, nata in Italia nel 1970 e residente ad Amsterdam, si distingue per la sua capacità di lavorare con diversi media, tra cui fotografia, scultura, performance e installazione. La mostra al MIC di Faenza mette in luce un tema centrale del suo lavoro: il momento dell'incipit artistico. È qui che le mani dell'artista incontrano l'argilla, segnando il passaggio dal concetto astratto alla creazione tangibile. Questa giunzione simbolica sfuma i confini tra l'atto della creazione e il suo completamento, presentandoli come un continuum piuttosto che come fasi distinte.

INFORMAZIONI PRATICHE
La mostra-installazione di Maura Biava è visitabile dal 10 novembre 2024 al 12 gennaio 2025 presso il MIC di Faenza, situato in viale Alfredo Baccarini, 19. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il numero 0546697311 o scrivere a info@micfaenza.org. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito www.micfaenza.org.

La mostra presenta una selezione di sculture esistenti della serie "Form Informed" e un nuovo progetto che comprende sculture realizzate appositamente per l'occasione. Queste opere sono integrate da fotografie della serie "Zero zero", che documentano il lavoro dell'artista dal 2019 ad oggi.

Le fotografie di mani ricoperte di argilla, catturate nelle fasi iniziali del processo artistico, sono accostate a sculture in ceramica, convenzionalmente considerate come il risultato artistico finale. 
In questo modo, Biava sfida le gerarchie convenzionali e sottolinea il ruolo fondamentale della creazione nell'arte. 


Accostando opere esistenti e nuove, l'installazione invita gli spettatori a confrontarsi con molteplici livelli di interpretazione. Questo approccio favorisce una comprensione più profonda della visione artistica e del suo processo creativo. Le opere di Biava rappresentano l'espressione artistica, incarnando l'impronta delle mani dell'artista e racchiudendo il potenziale dell'atto creativo. La mostra non è solo un'esposizione di opere d'arte, ma un invito a riflettere sul ruolo dell'artista come agente di creazione.

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