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Arrestato per spaccio

Sequestro di droga a Marzabotto: arrestato un 22enne straniero

Ritrovati nel suo zaino 810 grammi di hashish in 32 dosi

Sequestro di droga a Marzabotto: arrestato un 22enne straniero

Mercoledì 22 gennaio, a Marzabotto, un 22enne di origine straniera, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga. L'episodio si è svolto nei pressi della stazione ferroviaria di Lama di Reno, dove i militari avevano notato un'utilitaria con due uomini a bordo, ferma con il motore acceso. 

L'attenzione dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Bologna Borgo Panigale e della stazione di Castel d’Aiano era stata immediatamente catturata dal comportamento sospetto dei due all'interno dell'auto. L'odore pungente di sostanza stupefacente proveniente dall'abitacolo aveva ulteriormente insospettito i militari, che hanno deciso di procedere con un controllo approfondito.

Durante la perquisizione del veicolo, sia l'autista, un 30enne italiano, che il passeggero, il 22enne straniero, hanno mostrato segni di agitazione e preoccupazione. La loro ansia si è rivelata fondata: all'interno di uno zaino nero appartenente al passeggero, i carabinieri hanno rinvenuto 810 grammi di hashish. La droga era suddivisa in 32 dosi, confezionate con carta blu recante l'effige di un noto pugile americano, un dettaglio che potrebbe suggerire un marchio distintivo nel mercato dello spaccio.



Oltre alla sostanza stupefacente, i carabinieri hanno sequestrato una somma di denaro contante pari a 2075 euro, trovata nel giubbino del giovane straniero. La perquisizione si è estesa anche all'abitazione del 22enne, dove sono stati rinvenuti ulteriori 10 grammi di hashish. Tutta la droga è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna per le analisi tecniche necessarie.

Il 22enne è stato arrestato e, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in tribunale per il giudizio per direttissima. Al termine del processo, il giovane è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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