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Vergato
01 Febbraio 2025 - 10:38
Dopo l'intervento dei media, sembra essersi concluso l'incubo di Giovanna De Felice, una parrucchiera di 44 anni che da mesi viveva nella paura dopo essersi trasferita a Vergato. Il suo persecutore, un giovane di 25 anni con problemi psichiatrici già noti, è stato arrestato e trasferito in una struttura per la salute mentale. Inoltre, il giovane è stato denunciato per danneggiamento. È stato anche attivato il protocollo "codice rosso" per proteggere la signora De Felice dal suo vicino.
Giovanna De Felice, alcuni mesi fa, aveva lasciato Bologna per approdare nella tranquillità delle prime alture dell'Appennino bolognese, presso Vergato. Qui la sua vita si è presto trasformata in un incubo terribile: il 25enne, infatti, aveva subito preso di mira la donna, perseguitandola e lanciando oggetti contro le porte e le finestre della sua abitazione. La quotidianità di Giovanna De Felice era dunque dominata dalla paura e dall'impossibilità di condurre una vita normale.
Due giorni fa, una troupe del programma "Pomeriggio Cinque" ha incontrato la donna, e poco dopo ha rintracciato il giovane per le strade del paese. Da quel momento, la situazione è rapidamente peggiorata: il giovane ha mostrato fin da subito un comportamento aggressivo, intimando alla troupe di allontanarsi, spintonando l'operatore, strappando il microfono all'inviata per poi gettarlo a terra, e minacciando la De Felice con frasi inquietanti trasmesse in diretta televisiva, quale: "La signora è morta o no?". A quel punto, avvisate dagli inviati, le forze dell'ordine sono giunte sul luogo e hanno sporto denuncia per quanto accaduto.
Giovanna De Felice ha espresso le sue preoccupazioni dichiarando: "Al momento sono serena, ma dopo, quando tornerà, cosa succederà? Se nessuno aveva mai fatto nulla fino ad ora, chi mi assicura che questa persona verrà allontanata definitivamente da me e dalla mia casa? Ho ripetutamente segnalato la situazione al sindaco e al vicesindaco e ho riflettuto a lungo prima di espormi, ma era l'unica soluzione visto che tutti promettevano di intervenire e, invece, non hanno fatto nulla. Come può un ragazzo del genere essere lasciato a vivere da solo in un condominio senza una supervisione adeguata? Rischiamo di trovarci di nuovo al punto di partenza. Quando sono arrivata a Vergato, il condominio era abitato da altre persone, ma pian piano hanno iniziato ad andarsene tutte, e lui ha cominciato a perseguitarmi, evidentemente perché aveva già fatto lo stesso con loro fino a farle fuggire. Sono venuta a vivere qui per necessità, pensando che la mia vita sarebbe migliorata e invece è diventata un incubo."
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