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Agguato Villa Verucchio

Autopsia sull'accoltellatore di Villa Verucchio: il carabiniere indagato per eccesso colposo di legittima difesa

Sarebbero 5 i proiettili che hanno colpito l'aggressore, di cui uno alla testa e l'altro al torace

Continuano le indagini sull'aggressione di Capodanno del 31 dicembre, un episodio di violenza ha sconvolto Villa Verucchio, dive il 23enne egiziano Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta ha accoltellato quattro persone prima di essere fermato dal maresciallo Luciano Masini.


L'autopsia condotta presso l'ospedale Infermi di Rimini ha rivelato che Sitta è stato colpito da cinque proiettili sparati dal carabiniere, di cui uno alla spalla destra e gli altri al torace e alla testa. In totale, sono stati esplosi dodici colpi, ma i primi due sarebbero stati spari di avvertimento, diretti a terra, come indicano i lividi compatibili con colpi di rimbalzo sulle gambe del giovane. La ricostruzione della sparatoria, supportata da filmati acquisiti, è ora al vaglio degli esperti balistici e del medico legale, che dovranno determinare la distanza tra i due uomini al momento degli spari.




Le indagini, coordinate dalla procura di Rimini, hanno isolato frasi di professione di fede islamica urlate dall'aggressore durante l'attacco. Tuttavia, il comando generale dell'Arma ha chiarito che non sono emersi collegamenti tra Sitta e ambienti radicalizzati. Le cause del gesto restano aperte a diverse ipotesi, mentre il maresciallo Masini è indagato per eccesso colposo di legittima difesa, un atto che la procuratrice della Repubblica di Rimini ha definito "dovuto".


Nel frattempo, la comunità di Villa Verucchio si è stretta attorno al maresciallo Masini. L'associazione locale "Vieni a Villa Verucchio" ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere il carabiniere, riconoscendo il suo coraggioso intervento che ha evitato ulteriori tragedie. L'avvocato Tommaso Borghesi, noto legale riminese, ha offerto il suo supporto per la difesa del comandante. Anche il SIM, sindacato dei carabinieri, ha espresso solidarietà, sottolineando i ritardi nell'adozione del taser su tutto il territorio nazionale.

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