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Dune sperimentali anti-erosione: la sfida di Cesenatico e Cervia

Un progetto innovativo della Regione per la protezione del litorale romagnolo

Dune sperimentali anti-erosione: la sfida di Cesenatico e Cervia

Due imponenti dune sono state erette per salvaguardare il litorale delle coste romagnole dalle mareggiate e dalle intemperie. La prima duna, che si sviluppa per 400 metri, si trova a Cesenatico, nella località di Valverde, mentre la seconda, lunga 300 metri, è situata a Milano Marittima, nel comune di Cervia. Questi argini fungono da barriere contenenti un nucleo di sabbia, abilmente protetto da un telo geotessile rinforzato. Questa iniziativa rappresenta una sperimentazione pionieristica in Emilia-Romagna, resa possibile grazie alla collaborazione degli Uffici territoriali di Forlì-Cesena e Ravenna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. La Regione Emilia-Romagna ha annunciato in un comunicato che "c'è già un primo riscontro positivo sulla tenuta delle dune, dopo le recenti mareggiate di dicembre".

Il completamento di queste opere, finanziate dalla Regione con un investimento di 400mila euro, segna la conclusione della fase iniziale di interventi volti a consolidare gli argini invernali. L'obiettivo è di renderli più resistenti all'erosione marina e di preservare il materiale sabbioso interno per "stabilizzare" il profilo della costa, proteggendo così le abitazioni dal rischio di ingressione marina. I lavori hanno comportato la realizzazione di due dune invernali con un nucleo di sabbia protetto da un telo geotessile in fibra di poliestere. 

A completare le opere, il nucleo è stato coperto con uno strato di sabbia, caratterizzato da pendenze notevolmente dolci sul lato verso mare. Questo permette il naturale flusso e riflusso delle acque durante le mareggiate e riduce al minimo l'effetto erosivo alla base dell'argine. Prima dell'inizio della prossima stagione balneare e dell'arrivo dei turisti, si avvierà la seconda fase del progetto, che prevede lo smantellamento della struttura di difesa, la rimozione del telo, e la distribuzione del materiale sabbioso per ripristinare il profilo naturale della spiaggia. Considerata la natura sperimentale dell’intervento, il progetto è sottoposto a monitoraggio continuo, dal momento della realizzazione fino al suo smantellamento, per poter valutare complessivamente la sua efficacia.

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