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14 Gennaio 2025 - 20:20
L'università di Bologna
La preparazione per il futuro, in vista dell'ingresso nel mercato del lavoro, è una priorità cruciale nell'odierno scenario competitivo, caratterizzato da un alto livello di competenza. Questo è l'obiettivo che la Regione Emilia-Romagna intende perseguire, potenziando l'offerta formativa per il prossimo anno accademico in collaborazione con le Università locali, attraverso l'introduzione di otto nuovi corsi di laurea. Tra questi, cinque saranno impartiti in lingua inglese: tre all'Università di Parma, uno a Bologna e l'ultimo a Modena-Reggio Emilia. L'approvazione preliminare è stata concessa dal Comitato regionale di Coordinamento delle Università dell'Emilia-Romagna (Co.Re.Co), ed è attualmente in attesa del via libera definitivo da parte del Consiglio universitario nazionale (Cun), dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) e del Ministero dell'Università e della Ricerca.
I nuovi percorsi formativi spaziano dalla laurea magistrale in "Data Science for Management" a quella in "Storia, Critica e Linguaggi delle Arti e dello Spettacolo". Vi sono inoltre corsi innovativi come "Design di Prodotto e Servizio per la Cultura e la Salute", e "Veterinary Medicine", quest'ultimo primo in Italia ad essere offerto interamente in lingua inglese. Tra le offerte in lingua inglese vi sono anche la laurea magistrale in "Advanced Molecular Sciences for Health Products", "Energy Engineering", e "Innovazione organizzativa, digitale e amministrativa della PA". Il corso "Global Studies for Sustainable Local and International Development and Cooperation" completa l'elenco di quelli proposti in lingua straniera.
Il vicepresidente della Regione, con delega all'Università e alla Ricerca, Vincenzo Colla, ha dichiarato che "gli Atenei dell'Emilia-Romagna sono sempre più in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro. Gli otto corsi che partiranno dal prossimo anno accademico offriranno agli studenti l'opportunità di ottenere un titolo e un profilo professionale altamente qualificato, indispensabile per cogliere le nuove sfide del mondo del lavoro".
Per quanto riguarda l'Università di Bologna, essa avvierà il corso di laurea magistrale in "Veterinary Medicine", il primo di carattere internazionale in ambito veterinario. Questo programma innovativo integra i concetti di One Health e Circular Health per formare medici veterinari orientati anche a contesti globali, preparati ad affrontare sfide sanitarie come la gestione delle malattie zoonotiche e la sicurezza alimentare.
Presso l’Università di Parma, saranno introdotti cinque nuovi corsi, tra cui la laurea triennale in "Global Studies for Sustainable Local and International Development and Cooperation", erogata in modalità blended. Colpiscono poi due nuovi corsi di laurea magistrale in "Advanced Molecular Sciences for Health Products" e "Data Science for Management". Il primo mira a formare esperti nella progettazione e regolamentazione di prodotti per la salute, mentre il secondo fornisce competenze interdisciplinari nell'analisi dei dati e nei principi della Data Economy, nonostante ad oggi manchino in regione corsi di laurea magistrale della classe Lm-Data.
I due corsi in lingua italiana sono la laurea magistrale in "Storia, Critica e Linguaggi delle Arti e dello Spettacolo" e "Innovazione organizzativa, digitale e amministrativa della PA". Entrambi mirano a formare professionisti con capacità dirigenziali e competenze critiche o gestionali avanzate.
All'Università di Ferrara partirà il corso "Design di Prodotto e Servizio per la Cultura e la Salute", volto a formare designer capaci di innovare prodotti e servizi ad alto impatto sociale in modo sostenibile.
Infine, all'Università di Modena-Reggio Emilia, ci sarà la laurea magistrale in "Energy Engineering", che risponde alla crescente domanda di expertise nel settore energetico, integrando competenze sulle tecnologie energetiche tradizionali ed emergenti.
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