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Il caso

Donna chiama i Vigili del Fuoco per aprire l'appartamento dove si trovava il figlio di 8 mesi. Ma è una farsa

Non voleva pagare per la sua disattenzione, e invece è stata denunciata

Michelle Anoush Forno

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specialunit@torinocronaca.it

16 Gennaio 2025 - 17:15

Donna chiama i Vigili del Fuoco per aprire l'appartamento dove c'è dentro il figlio di 8 mesi. Ma è una farsa

A Rimini, nella serata di mercoledì 15 gennaio, attorno intorno alle 18:25, una giovane donna ha allertato i vigili del fuoco, sostenendo di essere rimasta chiusa fuori dal suo appartamento con il figlio di otto mesi all'interno. Gli agenti della sezione volanti della questura di Rimini, insieme ai vigili del fuoco, si sono precipitati sul luogo indicato ma la scena che si sono trovati di fronte non era quella di una madre disperata e di un bambino in pericolo, ma piuttosto di un appartamento vuoto. Nessun segno del minore che, secondo la donna, si sarebbe trovato all'interno. Un colpo di scena che ha lasciato tutti interdetti e che ha portato a un'immediata verifica dei fatti.  Dopo un'attenta indagine, è emerso che la donna aveva orchestrato l'intera situazione per evitare di pagare l'intervento dei vigili del fuoco, necessario a causa di una sua disattenzione. La simulazione di un'emergenza ha infatti distolto le forze dell'ordine e i vigili del fuoco dalle loro attività ordinarie, mettendo potenzialmente a rischio altre situazioni di reale necessità, infatti, per questa bravata, la donna è stata denunciata per procurato allarme.

A Rimini, nella serata di mercoledì 15 gennaio, attorno intorno alle 18:25, una giovane donna ha allertato i vigili del fuoco, sostenendo di essere rimasta chiusa fuori dal suo appartamento con il figlio di otto mesi all'interno.

Gli agenti della sezione volanti della questura di Rimini, insieme ai vigili del fuoco, si sono precipitati sul luogo indicato ma la scena che si sono trovati di fronte non era quella di una madre disperata e di un bambino in pericolo, ma piuttosto di un appartamento vuoto. Nessun segno del minore che, secondo la donna, si sarebbe trovato all'interno. Un colpo di scena che ha lasciato tutti interdetti e che ha portato a un'immediata verifica dei fatti.

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Dopo un'attenta indagine, è emerso che la donna aveva orchestrato l'intera situazione per evitare di pagare l'intervento dei vigili del fuoco, necessario a causa di una sua disattenzione. La simulazione di un'emergenza ha infatti distolto le forze dell'ordine e i vigili del fuoco dalle loro attività ordinarie, mettendo potenzialmente a rischio altre situazioni di reale necessità, infatti, per questa bravata, la donna è stata denunciata per procurato allarme.

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