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Arrestato

Bagnolo in Piano: uomo di 52 anni arrestato per estorsione durante l'affidamento in prova

L'arresto avvenuto in flagranza del "cavallo di ritorno"

Michelle Anoush Forno

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17 Gennaio 2025 - 11:05

Bagnolo in Piano: Estorsione durante l'affidamento in prova, 52enne finisce in carcere

A Bagnolo in Piano, nella giornata del 14 gennaio, un uomo di 52 anni, originario di Napoli ma domiciliato nel reggiano, è stato arrestato per estorsione aggravata. Dal maggio 2024, il 52enne era sottoposto alla misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Questa misura, concessa in riferimento a un provvedimento di cumulo pene del giugno 2024, era destinata a durare fino al novembre 2028. I reati contro il patrimonio, commessi in Campania, avevano portato alla decisione, offrendo all'uomo una possibilità di reintegrazione sociale. Tuttavia, nell'agosto 2024, a Marigliano, in provincia di Napoli, l'uomo ha violato questa misura, rendendosi responsabile di un reato di concorso in estorsione aggravata mediante minaccia.  L'estorsione, nota come cavallo di ritorno, è una pratica criminale in cui la vittima, per riavere l'auto sottrattagli, avrebbe dovuto consegnare la somma di 22.000 euro. Un ricatto che ha portato all'arresto in flagranza di reato del 52enne da parte dei carabinieri. Successivamente, il Gip del Tribunale di Nola, il 17 dicembre 2024, ha disposto la misura degli arresti domiciliari in sostituzione della custodia carceraria. Nonostante la misura alternativa, la giustizia ha continuato a fare il suo corso. Il 14 gennaio, l'Ufficio di Sorveglianza di Napoli ha rilevato la violazione della misura da parte del 52enne, sospendendo l'affidamento in prova e disponendo l'accompagnamento in carcere. Un provvedimento che è stato eseguito il 16 gennaio dai carabinieri di Bagnolo in Piano, dove l'uomo era domiciliato.

A Bagnolo in Piano, nella giornata del 14 gennaio, un uomo di 52 anni, originario di Napoli ma domiciliato nel reggiano, è stato arrestato per estorsione aggravata.

Dal maggio 2024, il 52enne era sottoposto alla misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Questa misura, concessa in riferimento a un provvedimento di cumulo pene del giugno 2024, era destinata a durare fino al novembre 2028. I reati contro il patrimonio, commessi in Campania, avevano portato alla decisione, offrendo all'uomo una possibilità di reintegrazione sociale. Tuttavia, nell'agosto 2024, a Marigliano, in provincia di Napoli, l'uomo ha violato questa misura, rendendosi responsabile di un reato di concorso in estorsione aggravata mediante minaccia.

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L'estorsione, nota come "cavallo di ritorno", è una pratica criminale in cui la vittima, per riavere l'auto sottrattagli, avrebbe dovuto consegnare la somma di 22.000 euro. Un ricatto che ha portato all'arresto in flagranza di reato del 52enne da parte dei carabinieri. Successivamente, il Gip del Tribunale di Nola, il 17 dicembre 2024, ha disposto la misura degli arresti domiciliari in sostituzione della custodia carceraria.

Nonostante la misura alternativa, la giustizia ha continuato a fare il suo corso. Il 14 gennaio, l'Ufficio di Sorveglianza di Napoli ha rilevato la violazione della misura da parte del 52enne, sospendendo l'affidamento in prova e disponendo l'accompagnamento in carcere. Un provvedimento che è stato eseguito il 16 gennaio dai carabinieri di Bagnolo in Piano, dove l'uomo era domiciliato.

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