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Problema gioco d'azzardo

Lotta alla ludopatia: l'Emilia-Romagna investe oltre 3,2 milioni di euro per contrastare il gioco patologico e promuovere la prevenzione

Nella regione gli investimenti e le strategie continuano a fare la differenza, ma non basta

Lotta alla ludopatia: l'Emilia-Romagna investe oltre 3,2 milioni di euro per contrastare il gioco patologico e promuovere la prevenzione

Con un investimento di oltre 3,2 milioni di euro, la Regione rinnova il suo impegno nella lotta contro il gioco d'azzardo patologico, puntando su prevenzione, assistenza e sensibilizzazione. La Regione Emilia-Romagna ha stanziato risorse significative per affrontare il problema della ludopatia, con un piano d'azione che si estende dal 2022 al 2024. Questo investimento, che negli ultimi quattro anni ha superato i 13 milioni di euro, è destinato a finanziare iniziative locali di prevenzione e assistenza. Tra le somme stanziate, spiccano gli 801.328 euro destinati all'Ausl Romagna, un chiaro segnale dell'importanza attribuita alla lotta contro il gioco d'azzardo patologico.



Secondo i dati del Sistema Informativo Dipendenze Emilia-Romagna (Sider), nel 2023 sono stati 1.253 gli utenti che hanno chiesto assistenza per problemi legati al gioco d'azzardo. Un dato stabile rispetto all'anno precedente, ma che sottolinea la necessità di interventi mirati. "Quando il gioco si trasforma in dipendenza diventa un pensiero fisso e crea una sofferenza capace di condizionare pesantemente la vita quotidiana", afferma Massimo Fabi, assessore regionale alle politiche per la salute. La prevenzione, dunque, diventa fondamentale per il futuro.

La maggior parte degli assistiti sono uomini italiani, con un'età media di 48 anni. Tuttavia, tra i nuovi utenti, l'età media scende a 42,9 anni, segnalando un fenomeno che colpisce anche le generazioni più giovani. Le tipologie di gioco più diffuse tra gli assistiti includono le "lotterie istantanee o in tempo reale" e le "new slot", con una percentuale significativa di giocatori che scommettono quotidianamente.



Dal 2013, la Regione Emilia-Romagna ha adottato una legge specifica per contrastare il gioco d'azzardo patologico, imponendo vincoli di chiusura o delocalizzazione per le sale da gioco situate vicino a luoghi sensibili come scuole e chiese. Inoltre, è stato introdotto il marchio "slot free-r", un riconoscimento per gli esercizi commerciali che scelgono di non installare apparecchiature per il gioco d'azzardo. Questo marchio non solo promuove un comportamento virtuoso, ma offre anche vantaggi economici agli esercenti.

I risultati di queste politiche sono evidenti: dal 2013 a novembre 2023, il numero di attività legate al gioco d'azzardo è diminuito del 45,2%. Sono stati emanati 225 provvedimenti di chiusura e 438 attività hanno chiuso. Inoltre, 607 esercizi hanno ottenuto il marchio "slot free-r", dimostrando un impegno concreto nel ridurre le occasioni di gioco.

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