Sfruttamento nei campi della bassa piacentina: arrestati due cittadini stranieri

Nel cuore della Bassa Piacentina si è verificato un inquietante caso di sfruttamento umano, a scapito di lavoratori agricoli principalmente connazionali dei loro oppressori. Questi ultimi erano costretti a lavorare nei campi per un salario esiguo, privi di diritti fondamentali e senza adeguate misure di sicurezza. Le condizioni lavorative sono state descritte come massacranti. Due giorni fa, le forze dell'ordine hanno arrestato due cittadini stranieri, al termine di un'indagine congiunta condotta dai carabinieri di Cortemaggiore e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza. Questi individui, rispettivamente di 53 e 27 anni e residenti in un comune della provincia di Piacenza, sono stati accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sfruttamento della manodopera e ostacolo alla giustizia.

L'ordinanza di custodia cautelare, emanata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza su richiesta della Procura locale, giunge dopo un'articolata indagine condotta durante l'estate del 2024. I carabinieri, insospettiti dal continuo viavai di furgoni all'alba che trasportavano un numero considerevole di cittadini stranieri, hanno monitorato la situazione. Questi lavoratori venivano lasciati su terreni agricoli fino a sera, quando venivano poi riportati sui furgoni. Le attività di sorveglianza e le ispezioni effettuate hanno rivelato le gravi condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti.

Lavoratori Feltrinelli in presidio a Bologna: otto ore di sciopero per il rinnovo del contratto integrativo

otto ore di sciopero in tutta Italia per il contratto integrativo aziendale dei dipendenti Feltrinelli