fatti e notizie
Cerca
turismo & cultura
25 Marzo 2025 - 06:15
Il teatro Regio di Parma
L'Emilia-Romagna si posiziona al quarto posto tra le regioni italiane per attrattività culturale, secondo un'analisi condotta da BonusFinder Italia che ha esaminato la presenza di musei, teatri e siti archeologici sul territorio. La regione ha ottenuto un punteggio di 7,08 su 10, posizionandosi alle spalle di Lazio, Toscana e Campania, che dominano la classifica nazionale. Il Lazio conferma il primo posto con un punteggio di 8,96 su 10, grazie alla presenza di 94 musei, 157 teatri e 20 siti archeologici, tra cui spiccano i monumenti storici di Roma, che ne fanno un epicentro di attrazione culturale a livello mondiale. Segue la Toscana con un punteggio di 8,33 su 10, distinguendosi per il suo notevole numero di teatri, ben 181, e per le città d'arte come Firenze e Siena. La Campania si classifica terza con 7,86 su 10, grazie a siti emblematici come Pompei e a un ricchissimo patrimonio museale.
Pur godendo di una buona posizione, l'Emilia-Romagna mostra numeri inferiori rispetto alle regioni sul podio: conta 36 musei, 190 teatri e 5 siti archeologici. Il dato più significativo riguarda il numero di teatri, secondo solo alla Lombardia, testimonianza di una tradizione teatrale consolidata, rappresentata da strutture prestigiose come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Regio di Parma e il Teatro Municipale di Piacenza. Sul versante museale, la regione si colloca dietro realtà come il Lazio e la Toscana, mentre per quanto concerne i siti archeologici, manifesta cifre più contenute rispetto ad altre aree del Sud Italia, quali la Campania o la Sicilia. Tra i luoghi di maggiore interessa si annoverano la Galleria Estense di Modena, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e il MAMbo di Bologna.
Tra le regioni che migliorano la propria posizione, emerge la Lombardia (5ª con 6,91 su 10), grazie ai suoi 282 teatri, il numero più alto di tutte le regioni italiane, che confermano Milano come capitale dello spettacolo. La Puglia (6ª con 6,29 su 10) si distingue per l'accostamento di 112 teatri e 11 siti archeologici, mentre il Piemonte (15° con 3,93 su 10) brilla per i suoi 145 teatri e il ricco patrimonio museale di Torino.
La Galleria Estense di Modena
"I risultati di questa nuova classifica riflettono il potenziale turistico delle regioni italiane – musei, teatri e siti archeologici sono elementi chiave per chi sceglie una meta di viaggio culturale", ha dichiarato Andrea Panico, autore dello studio. "Senza il parametro delle università, si osservano spostamenti che riflettono il patrimonio tangibile piuttosto che quello accademico". Questi dati confermano il ruolo di primo piano dell'Emilia-Romagna nel panorama culturale italiano, pur mettendo in luce alcuni limiti in termini di patrimonio archeologico rispetto ad altre regioni. La quarta posizione in classifica esprime una forte offerta culturale, ma evidenzia anche margini di crescita per valorizzare ulteriormente il patrimonio esistente e attrarre nuovi visitatori. Alle ultime posizioni della classifica troviamo il Molise (19° con 1,88 su 10) e la Valle d'Aosta (20° con 0,48 su 10), che, pur contando un numero limitato di strutture culturali, offrono esperienze autentiche tra borghi storici e paesaggi incantevoli.
Il MAMbo di Bologna
BolognaCronaca.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Email redazione@cronacabologna.it. Fax. 0116669232 |ISSN 2611-2272
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
Nell'anno 2023 sono stati percepiti i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del medesimo decreto legislativo.