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Alessandro Bernini, il gioielliere dei vip: «Per rapper e trapper il lusso è una vittoria sociale» 

Da Parma a Monte Carlo: «Da quando ho 15 anni sono attratto dalla cultura hip-hop e da quei gioielli. Le opere alla quale sono più legato sono l'anello per 21 Savage e la collana per Tedua»

Alessandro Bernini, il gioielliere dei vip: «per rapper e trapper il lusso è una vittoria sociale» 

Fedez e Alessandro Bernini

Alessandro Bernini, un nome che risuona tra i corridoi dorati del lusso e della creatività, è il gioielliere dei vip e degli sportivi. A soli 26 anni, questo talentuoso parmigiano ha già conquistato il cuore di artisti e atleti con le sue creazioni uniche e preziose. 

Nato e cresciuto a Parma, Alessandro Bernini ha sempre avuto una passione per la cultura hip-hop e i gioielli. «Da quando ho 15 anni sono attratto dalla cultura hip-hop e da quei gioielli» racconta Bernini. Questa passione lo ha portato a studiare business all'università nel Principato di Monaco, dove ha iniziato a trasformare i suoi sogni in realtà. Oggi, Bernini vive e lavora a Monte Carlo, collaborando con un'importante azienda di gioielleria.

Per Bernini, i gioielli non sono solo oggetti di lusso, ma veri e propri trofei che rappresentano una vittoria sociale. «I rapper erano usciti da situazioni difficili e, ritrovandosi in condizioni più agiate, si facevano fare un gioiello per dimostrare che erano arrivati più in alto», spiega. Questa visione ha ispirato Bernini a creare gioielli che celebrano momenti importanti nella vita dei suoi clienti, siano essi artisti o sportivi.


Tra le creazioni più celebri di Bernini c'è la collana realizzata per Fedez, dal valore di circa 250 mila euro. Ma non è l'unica opera di cui va fiero. «A livello emotivo il gioiello a cui mi sento più legato è l’anello realizzato per 21 Savage» rivela. Questo anello, con una croce, è stato consegnato al rapper inglese durante il suo ultimo concerto in Italia. Un'altra creazione significativa è la collana per il tennista Alexander Zverev, numero quattro al mondo, che presenta quattro pendenti diversi, ognuno rappresentante un messaggio per la salvaguardia dell'ambiente e della società.

Ma come nasce un gioiello firmato Bernini? «Dipende. A volte si parte da un disegno, altre volte dalle gemme - spiega -. Il processo creativo può iniziare con un'idea o con una pietra preziosa specifica, e passa attraverso diverse fasi, dal modello 3D alla costruzione vera e propria con oro e pietre preziose. La maggior parte mi dà carta bianca sul design e poi guardiamo insieme i dettagli», aggiunge Bernini, sottolineando l'importanza della collaborazione con i clienti.

Nonostante il successo, Bernini non ha intenzione di fermarsi. «L’azienda per cui lavoro ha sede a Monaco e lo showroom è all’estero: credo che se si vuole fare alta gioielleria bisogna rimanere all’estero: ci sono più possibilità di entrare in contatto con persone che fanno richieste di questo tipo. Tengo molto alla privacy dei miei clienti e finché non pubblicano loro sui social, non dico nulla: per cui sulle collaborazioni future non mi sbilancio, ma tenete gli occhi aperti perché a breve arriverà qualcosa di importante» afferma il giovane gioielliere. 

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