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Eleonora Riso dopo Masterchef: «Gli chef non mi hanno chiamata e gli hater mi hanno tolto la voglia di cucinare»

«Mi piacerebbe fare qualcosa di mio, qualcosa di diverso dal 90% dei locali che vedo in giro. Anche per questo, non mi piace particolarmente uscire a cena»

Eleonora Riso dopo Masterchef: «Gli chef non mi hanno chiamata e gli hater mi hanno tolto la voglia di cucinare»

Eleonora Riso dopo Masterchef: «Gli chef non mi hanno chiamata e gli hater mi hanno tolto la voglia di cucinare»

Eleonora Riso, cuoca amatoriale dal talento eclettico e fuori dagli schemi, ha trionfato nell'ultima edizione di Masterchef. Tuttavia, la vittoria del celebre programma non si è tradotta in un percorso semplice nel mondo reale: a distanza di un anno, Eleonora non ha ancora lavorato in cucine stellate e ha ormai rivolto la sua attenzione verso nuovi obiettivi.

«Dedico la mia vittoria a tutti coloro che, come me, si sentono fuori posto», così esordisce Eleonora. Quando si è iscritta a Masterchef, lavorava come cameriera a Firenze. Il suo talento, la creatività e l'eccentricità l'hanno fatta emergere tra i concorrenti, conquistando sia i giudici che il pubblico. Tuttavia, fuori dal contesto televisivo, la realtà si è rivelata ben diversa: i vincitori si trovano di fronte a un bivio. Da un lato c'è la lunga gavetta nei ristoranti di alto livello, dall'altro una carriera sui social come food blogger, un percorso che spesso espone a critiche e attacchi da parte degli haters. Non tutti sono disposti a sopportare la pressione mediatica. «Alcune esperienze mi hanno fatto persino perdere la voglia di cucinare. Ero sul punto di mollare» ha confessato in una recente intervista al Corriere.

Le critiche ricevute sono spesso pesanti e poco costruttive, mettendo a dura prova la motivazione di chi pubblica contenuti online. Per quanto riguarda l’alternativa di fare esperienza nelle cucine di chef stellati, le opportunità non sono arrivate. «Ho ricevuto proposte, ma da persone molto più grandi di me, che gestiscono piccole attività nel settore della ristorazione», racconta Eleonora nell’intervista. «Gli chef del programma non mi hanno mai contattato, ma non è un problema. Non mi aspetto nulla: so bene che la mia formazione non è all'altezza di quella dei professionisti. Ho vinto un talent di cucina amatoriale, lo capisco. Ovviamente, mi piacerebbe tantissimo fare esperienza, sarebbe un grande arricchimento. Però ora sto seguendo una strada diversa: cerco di creare qualcosa di mio».

L'idea, quindi, è quella di avviare una propria attività, ma non certo a Milano. «Comprare un locale è fuori discussione, economicamente impossibile! Sia a Firenze che a Milano. Sto però valutando l'idea dei Circoli Arci. È un modello che mi affascina: quando vivevo a Milano durante il programma, frequentavo il Ciq, il Centro Internazionale di Quartiere in via Fabio Massimo. Un gruppo di ragazzi nordafricani aveva creato uno spazio straordinario: cucina, socialità, ambienti ampi. Una realtà che mi ha colpito, ed è il tipo di progetto che vorrei realizzare».

Conclude dicendo: «Dopo tanti anni da cameriera, mi piacerebbe fare qualcosa di mio. Non voglio tornare a fare gavetta. Ho un'idea precisa di come immagino il "mio posto", qualcosa di diverso dal 90% dei locali che vedo in giro. Anche per questo, non mi piace particolarmente uscire a cena».

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