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Nuovi strumenti per proteggere controllori e autisti dei bus: arrivano il 'Panic Button' e le Bodycam

Un piano innovativo per difendere gli operatori dei trasporti pubblici dalla violenza quotidiana

Nuovi strumenti per proteggere controllori e autisti dei bus: arrivano il 'Panic Button' e le Bodycam

Roma si prepara ad affrontare un problema sempre più urgente nel trasporto pubblico: le aggressioni ai danni di autisti e controllori. Per contrastare questi episodi, l’Amministrazione Capitolina ha introdotto due misure di sicurezza all'avanguardia: il ‘panic button’ e le bodycam.

Il ‘panic button’ è un dispositivo che, premuto dagli autisti in caso di emergenza, invia una segnalazione silenziosa alle forze dell'ordine. Con una connessione diretta al numero di emergenza 112, questo sistema permette di localizzare in tempo reale il bus in difficoltà, attivando un intervento rapido. Il sistema sarà inizialmente testato sulle linee più vulnerabili della rete di trasporti capitolina, quelle che registrano il maggior numero di incidenti violenti.

In parallelo, anche i controllori di bordo saranno equipaggiati con bodycam, telecamere che registrano gli eventuali comportamenti violenti dei passeggeri. Queste telecamere sono in fase sperimentale, ma, secondo il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, sono un passo importante per migliorare la sicurezza dei lavoratori. Il protocollo, che è stato recentemente sottoscritto, assicura che questi dispositivi siano utilizzati esclusivamente a scopo di tutela.

Il Comune di Roma ha anche istituito un osservatorio per monitorare le linee di bus più a rischio e i turni più esposti. Grazie a questo osservatorio, le forze dell'ordine riceveranno dati dettagliati su dove concentrare i loro interventi, migliorando così l'efficacia delle operazioni di sicurezza.

Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato che queste azioni concrete sono fondamentali per proteggere gli operatori del trasporto pubblico, troppo spesso vittime di atti di violenza e vandalismo. Il protocollo mira anche ad intensificare la videosorveglianza nelle zone più critiche, per garantire una protezione completa e tempestiva.

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