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Le osterie rifiutano Alessandro Borghese e 4 Ristoranti: "Le telecamere non perdonano"

Il programma di Sky potrebbe sembrare un’opportunità, ma molti ristoratori lo vedono come un pericolo

Alessandro Borghese (Fonte Instagram)

Alessandro Borghese (Fonte Instagram)

La città di Treviso sta dando del filo da torcere ad Alessandro Borghese, protagonista del celebre programma 4 Ristoranti. Non è la prima volta che il conduttore di Sky si trova ad affrontare il rifiuto dei ristoratori locali, ma questa volta la situazione sembra più complessa. Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, Borghese avrebbe cercato di coinvolgere le osterie trevigiane nella sua trasmissione, ma si è trovato di fronte a un muro di resistenze.

4 Ristoranti è un format che ha fatto il giro d’Italia, offrendo visibilità a ristoranti e locali che si sfidano a colpi di piatti prelibati. Ma per i ristoratori trevigiani, la partecipazione alla trasmissione sembra essere più una minaccia che un’opportunità. Dania Sartorato, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Treviso (FIPE), ha dichiarato che le richieste per entrare nel programma erano già arrivate alcuni anni fa, ma anche in quel caso la partecipazione non andò a buon fine.

Lo chef ha fatto tappa anche a Torino qualche settimana fa (Fonte Instagram)

Secondo Sartorato, il problema risiede nelle insidie che il programma può nascondere, soprattutto per i ristoratori di una città dalle dimensioni contenute come Treviso. "Da spettatore è sicuramente interessante e coinvolgente, ma viverlo da ristoratore è un’altra cosa. Non tutti sono pronti a mettersi in gioco e a mostrarsi al pubblico, soprattutto se la propria offerta non è perfetta o se si teme di essere messi in difficoltà durante la competizione", ha spiegato la dirigente.

Il meccanismo di 4 Ristoranti è semplice, ma può risultare spietato: quattro ristoratori della stessa zona si sfidano tra di loro per stabilire chi sia il migliore. Ogni partecipante invita gli altri a cena, e insieme a Borghese dovranno giudicare il locale in base a criteri come il menù, il servizio, l’atmosfera, il conto e, ovviamente, lo specialità. Il voto è segreto, ma le telecamere non perdonano, e ogni minimo errore o debolezza è esposto al pubblico.

Questa dinamica può essere un’arma a doppio taglio per chi gestisce un ristorante. Se il proprio locale viene criticato, la visibilità può trasformarsi rapidamente in un danno alla reputazione. Eppure, nonostante queste difficoltà, la trasmissione ha un potere indiscusso di attrarre attenzione e turisti, portando molti locali alla ribalta. Per alcuni ristoratori di Treviso, però, il rischio di una possibile “brutta figura” supera i benefici di un'apparizione televisiva.

I ristoratori trevigiani non vogliono solo evitare critiche, ma anche il rischio di coinvolgersi in polemiche pubbliche con i colleghi. "A livello professionale ci sono insidie che non tutti sono disposti ad affrontare", ha aggiunto Sartorato. La competizione tra i ristoratori è già una realtà quotidiana, e un’ulteriore sfida pubblica potrebbe minare l’armonia tra le attività locali.

Anche la piccola dimensione di Treviso gioca un ruolo importante. In una città dove tutti si conoscono, l’idea di sfidarsi pubblicamente in un programma televisivo può sembrare più un rischio che un’opportunità. La paura di essere giudicati o di non emergere come vincitori rende alcuni locali molto cauti, preferendo mantenere un profilo basso.

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