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Viralità rischiosa

Marketing o cattive intenzioni? Bello Figo e il caso delle chat con minorenni

Il rapper replica alle accuse di adescamento alle Iene e chiarisce la sua versione dei fatti su TikTok

Bello Figo (Fonte Mediaset Infinity)

Bello Figo (Fonte Mediaset Infinity)

Il 15 dicembre, durante una puntata de Le Iene, il rapper Bello Figo (nome d'arte di Paul Yeboah) ha dovuto rispondere a delle pesanti accuse dopo che alcune chat con ragazze minorenni sono emerse su TikTok. La situazione si è complicata quando un video di Casa Silva, una famiglia di influencer, ha mostrato un padre che scopre le conversazioni tra sua figlia 14enne e il rapper. La ragazza spiega che il rapper sarebbe solito inviare messaggi alle adolescenti. Un’affermazione che ha fatto drizzare le antenne e sollevato dubbi su possibili pratiche di adescamento.

Nel suo incontro con Wad, inviato delle Le Iene e speaker radiofonico, Bello Figo ha cercato di spiegare il suo comportamento come parte di una strategia di marketing. Il rapper ha spiegato: “Una ragazza ha iniziato a postare dei video su TikTok con le nostre chat e, sotto, una mia canzone. Subito dopo, hanno cominciate a scrivermi centinaia di ragazze", tutte speranzose di ricevere una sua risposta in chat. "Così ho pensato che fosse una buona idea rispondere a tutte per fare un trend.”

Nonostante la spiegazione, Wad non ha potuto fare a meno di incalzare il rapper: “Non pensi che sia un po’ rischioso? Molte di queste ragazze sono minorenni e potrebbero fraintendere il tuo comportamento.” Bello Figo, però, ha insistito che non avrebbe mai avuto intenzioni sbagliate: “Quando parlo con una ragazza e penso di incontrarla, chiedo sempre il documento d’identità. Se non è maggiorenne, la chat si chiude lì. Non c'è nessuna intenzione di fare qualcosa di sbagliato.”

Il caso ha acceso un dibattito sulle nuove pratiche social. La famiglia Silva, preoccupata, ha sottolineato che molte delle ragazze che interagiscono con Bello Figo sono giovani e potrebbero essere influenzate negativamente. Il padre, durante una videochiamata con il rapper, ha affermato: “Non sono completamente convinto delle tue intenzioni. Le ragazze, in particolare quelle minorenni, potrebbero pensare che tu abbia un interesse che va oltre la semplice chiacchierata. Non mi sembra una cosa sana.”

Il caso di Bello Figo solleva interrogativi importanti sulla linea sottile tra marketing virale e comportamenti rischiosi online. Nonostante le spiegazioni del cantante, il caso non si chiuderà facilmente. 

L'intervista completa di WAD: Le Iene

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