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benessere
26 Dicembre 2024 - 12:00
La camomilla è da lungo tempo uno dei rimedi naturali più diffusi nelle case degli italiani, adatta tanto agli adulti quanto ai bambini. Questa pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è ampiamente utilizzata anche in passato. La camomilla può essere sia coltivata sia trovata in natura poiché cresce spontaneamente. La raccolta inizia in primavera e ne viene stoccata in abbondanza per garantirne la disponibilità durante tutto l'anno. Molti la usano, attingendo ai "rimedi della nonna". La camomilla, infatti, è un eccellente calmante: combatte l'insonnia, ha proprietà antispasmodiche e rilassanti per alleviare crampi addominali e stress, favorisce la digestione e allevia i dolori mestruali.
Una curiosità che potrebbe non essere nota a tutti riguarda l'origine del suo nome. "Camomilla" deriva dal greco "chamàimēlon", che significa letteralmente "mela della terra", un richiamo all'odore emanato dalla pianta, simile a quello di alcune mele. Conosciuta a livello globale, la camomilla è un rimedio naturale contro l'ansia e lo stress, capace di contrastare l'insonnia e lenire i crampi addominali. Applicata su ferite e irritazioni, possiede un effetto lenitivo, e si rivela efficace anche in caso di fastidi oculari. Inoltre, è adatta per risciacqui orali. Nei bambini, può essere impiegata per alleviare coliche dolorose o episodi di dissenteria. La parte più pregiata della pianta è costituita dai fiori, che andrebbero utilizzati intatti.
Piuttosto che acquistare la camomilla confezionata in bustine, sarebbe preferibile optare per i fiori integri. Si consiglia di portare l'acqua a ebollizione, a una temperatura di circa 90°C, per poi aggiungervi i fiori o la bustina. L'infusione non dovrebbe durare più di 5 minuti. La camomilla è una pianta sicura, il cui infuso può essere consumato più volte al giorno, purché non si ecceda. Un dosaggio eccessivo potrebbe causare difficoltà nell'assimilazione del ferro e indurre sonnolenza. Gli effetti benefici si manifestano quasi immediatamente dopo il consumo della bevanda, a condizione che l'infusione sia effettuata correttamente. Non oltrepassare i 5 minuti di infusione è fondamentale, meglio mantenersi tra 1 e 3 minuti, per evitare il rilascio di caffeina che contrasterebbe gli effetti calmanti desiderati. Il colore dell'infuso deve rimanere di un bel giallo chiaro.
Non si conoscono particolari controindicazioni, dato che le allergie alla pianta sono estremamente rare. Tuttavia, poiché la camomilla contiene una minima quantità di cumarina, è consigliabile prestare attenzione nel caso si assumano anestetici.
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