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sanremo 2025
18 Febbraio 2025 - 16:30
Il Festival di Sanremo 2025 si è nuovamente affermato come uno degli appuntamenti più attesi e seguiti in Italia, non solo per la sua rilevanza musicale, ma anche per il considerevole impatto economico che esercita. Anche con il cambio della conduzione da Amadeus a Carlo Conti, la manifestazione resta un pilastro fondamentale negli investimenti pubblicitari della Rai, che quest'anno ha già raggiunto un primato nella raccolta degli sponsor. Ma quali sono i costi effettivi per organizzare Sanremo e quanto incassa realmente la televisione pubblica? Nell'edizione del 2024, l’ultima diretta da Amadeus, la Rai aveva incassato oltre 60 milioni di euro in pubblicità. Per l’edizione 2025, questo record è stato superato, con entrate pubblicitarie e da sponsorship che hanno raggiunto i 67 milioni di euro, segnando un incremento significativo rispetto all'anno precedente. Questo risultato ribadisce la centralità del Festival nel palinsesto di Viale Mazzini, in un periodo critico per la televisione di Stato, caratterizzato da un calo di ascolti e diversi insuccessi televisivi.
Secondo Marcello Ciannamea, direttore dell'Intrattenimento Prime Time della Rai, il Festival di Sanremo è in grado di autofinanziarsi completamente, senza gravare sull'onere del canone. Le entrate pubblicitarie superano ampiamente i costi di produzione, garantendo un margine positivo per l’azienda. Il costo stimato per l’organizzazione del Festival di Sanremo 2025 è di circa 20 milioni di euro, due milioni in più rispetto ai 18 milioni dell'edizione precedente curata da Amadeus. Questa cifra comprende diverse voci di spesa, tra cui:
Per quanto concerne i compensi, con alcune eccezioni come nel caso di Gerry Scotti, che ha dichiarato di non aver voluto ricevere alcun corrispettivo, le personalità di spicco del mondo televisivo, come Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, hanno ottenuto compensi che variano tra i 20 e i 40 mila euro ciascuno. I cachet per gli artisti musicali, tra cui Jovanotti e Damiano David, raggiungono cifre significativamente più elevate, oscillando tra i 50 e i 100 mila euro per un'esibizione di pochi minuti. È importante ricordare anche i 29 cantanti in gara, i quali hanno percepito un rimborso di circa 53.000 euro per la loro partecipazione. Tuttavia, dopo aver detratto le spese, il guadagno netto per ciascun artista si riduce a circa 3.000 euro. Come di consueto, il vero profitto per i partecipanti si concretizza solo dopo il Festival, attraverso i ricavi derivanti dalle vendite e dalle esibizioni in radio.
Nonostante l'ingente cifra, i proventi pubblicitari e l'indotto economico garantiscono alla Rai un margine di profitto notevole. Una delle principali fonti di reddito di Sanremo è la pubblicità. Nel 2025, il costo degli spazi pubblicitari trasmessi durante il Festival è aumentato del 7%, contribuendo alla crescita del fatturato. Oltre agli spot televisivi, il Festival genera entrate attraverso collaborazioni con sponsor e aziende; iniziative come "Tra Palco e Città", che ampliano la portata dell’evento oltre il Teatro Ariston; e ricavi derivati dalle piattaforme digitali come RaiPlay e YouTube.
I biglietti per assistere dal vivo al Festival di Sanremo 2025 hanno registrato un incremento del 19%, con prezzi che variano: da 110 euro per la galleria e 200 euro per la platea nelle serate iniziali, fino a 360 euro per la galleria e 730 euro per la platea nella serata finale. In media, ogni partecipante al Teatro Ariston spende circa 500 euro al giorno, includendo le spese per trasporti, alloggio e ristorazione.
Oltre agli introiti diretti per la Rai, il Festival di Sanremo ha un impatto economico rilevante per la Liguria e l'intera nazione. Secondo uno studio della EY, il valore complessivo della manifestazione è stimato in 245,1 milioni di euro, con una crescita rispetto ai 205 milioni del 2024. Gli effetti economici si distribuiscono in 47,9 milioni di euro tra investimenti diretti e indotto, 172 milioni di euro generati dall’attività pubblicitaria e dagli sponsor, oltre alla creazione di circa 1.459 posti di lavoro.
Sanremo, dunque, non è solo sinonimo di musica e spettacolo, ma rappresenta un vero e proprio motore economico per la Rai e per il territorio. Con incassi da record e un impatto favorevole su diversi settori, il Festival continua a dimostrarsi un evento imprescindibile per l’industria culturale italiana.
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