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19 Febbraio 2025 - 08:30
Tazzina di caffè
Con prezzi dei chicchi di arabica che salgono alle stelle sui mercati internazionali, il rito del caffè sta diventando sempre più «amaro». L’aumento del suo costo è un fenomeno che sta attirando l’attenzione di molti consumatori, soprattutto in Italia, dove il caffè è un simbolo di cultura. Questo incremento non è un caso isolato, una sorte simile la stanno vivendo anche zucchero e cacao, a causa di una combinazione di fattori economici globali e locali che stanno incidendo sul prezzo finale della bevanda più amata dagli italiani.
Nel 2021, il prezzo medio di un caffè in Italia era di 1 euro e 3 centesimi. In diverse città, il costo era inferiore a un euro e in nessuna città superava 1 euro e 20 centesimi. Bolzano, con un prezzo medio di 1,18 euro, era la città più cara, salito oggi a 1,38 euro. Il continuo salire dei prezzi sul mercato potrebbe far salire la media dei costi nei bar italiani fino a 2 euro. Nella classifica generale, Bologna è la sesta città italiana dove il caffè costa di più, con una media di 1 euro e 27.
Le principali cause che influiscono sull’aumento del caffè includono il prezzo delle materie prime. Il costo del caffè verde ha subito un forte aumento a causa di condizioni climatiche estreme nei paesi produttori come Brasile e Colombia. Siccità, gelate e altri eventi estremi hanno ridotto le rese agricole, spingendo in alto i prezzi. A influire è anche il rincaro dei costi energetici e del trasporto, conseguente a fattori geopolitici come le guerre e la ripresa della domanda post-pandemia, ha inciso sui costi di produzione e distribuzione del caffè.
Poi, c’è l’inflazione generale che ha colpito molti settori dell’economia, e quello della ristorazione non è esente. I costi delle forniture, degli affitti e della manodopera sono aumentati, spingendo molti esercizi a ritoccare il prezzo della tazzina. Infine, non da sottovalutare, la crescente popolarità del caffè nei paesi asiatici e l’espansione di nuove forme di consumo che hanno aumentato la pressione sui mercati internazionali, favorendo una maggiore competizione per le forniture di alta qualità.
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