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Diete senza glutine: tra miti e realtà. Quali sono le implicazioni per la salute dei non celiaci?

Ecco i rischi delle diete senza glutine per chi non è celiaco

 Dieta senza glutine: moda o necessità? I rischi nascosti di una scelta non informata. Ecco cosa dice la scienza

In un'epoca in cui le diete prive di glutine sembrano essere diventate una tendenza, è cruciale comprendere se questa scelta sia effettivamente vantaggiosa per coloro che non sono affetti da celiachia. Sorprendentemente, circa il 10% degli italiani acquista prodotti senza glutine senza aver ricevuto una diagnosi di celiachia, nella speranza di alleviare sintomi come il gonfiore addominale. Ma questa è davvero la soluzione corretta? Il glutine è una proteina presente in molti cereali, tra cui grano, orzo e segale. Questa è responsabile dell'elasticità degli impasti, tuttavia, per i celiaci, costituisce una minaccia concreta, provocando danni alla mucosa intestinale e infiammazioni croniche. Al contrario, per chi non è celiaco, il glutine non rappresenta un pericolo. Privarsi di questa proteina senza una vera necessità medica potrebbe comportare più rischi che benefici.

Diversi studi scientifici hanno evidenziato che una dieta priva di glutine può comportare notevoli rischi per la salute. Ad esempio, la National Osteoporosis Society ha riscontrato che le carenze nutrizionali legate a regimi alimentari come il "clean eating" possono aumentare il rischio di osteoporosi. Inoltre, una ricerca pubblicata sul British Medical Journal ha dimostrato che l'eliminazione del glutine può aumentare il rischio di patologie cardiache, a causa della riduzione di fibre e nutrienti essenziali.

Molte persone scelgono di escludere il glutine nella speranza di dimagrire. Tuttavia, non vi sono evidenze scientifiche a sostegno di questa teoria. I prodotti privi di glutine frequentemente contengono meno fibre e proteine, ma più zuccheri e sale, rendendoli meno sani. Uno studio condotto dall'Associazione Italiana Celiachia ha dimostrato che i prodotti senza glutine e quelli tradizionali presentano un contenuto calorico simile.

L'eliminazione del glutine può provocare significativi squilibri nutrizionali. I cereali che contengono glutine sono ricchi di vitamine del gruppo B, ferro e altri minerali essenziali. La loro assenza può portare a carenze di micronutrienti, con ripercussioni negative sulla salute generale. Inoltre, i prodotti senza glutine spesso contengono ingredienti che possono generare disturbi gastrointestinali, come grassi e agenti addensanti.

Prima di escludere completamente il glutine dalla propria alimentazione, è essenziale valutare le implicazioni e consultare un professionista della salute. Una dieta equilibrata, ricca di fibre, proteine e nutrienti essenziali, è la via migliore per mantenere il benessere a lungo termine. La consapevolezza alimentare è fondamentale per prendere decisioni basate sui fatti piuttosto che su miti diffusi.

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