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11 Aprile 2025 - 09:55
Dopo decenni passati dietro le quinte, tra esplosioni controllate, salti nel vuoto e inseguimenti ad alta velocità, gli stunt performer ottengono finalmente il riconoscimento che meritano. A partire dagli Oscar 2027, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences introdurrà una nuova categoria: Miglior Stunt Design. Una svolta storica per una delle professioni più spettacolari e rischiose dell’industria cinematografica, da sempre essenziale per il successo dei blockbuster ma rimasta finora esclusa dal palmarès dell’Oscar.
L’annuncio, accolto con entusiasmo da gran parte del settore, segna un importante passo avanti verso una rappresentazione più completa e giusta del lavoro dietro le quinte del cinema.
Nel cuore dell’azione, tra scene pericolose e coreografie al limite dell’impossibile, gli stunt performer sono sempre stati la spina dorsale del cinema spettacolare. Dai western degli anni ’20 ai moderni kolossal hollywoodiani, la loro presenza è costante, invisibile ma imprescindibile. Eppure, nonostante l’impatto evidente sul pubblico e sull’industria, l’Academy ha impiegato quasi un secolo per riconoscere ufficialmente il loro contributo.
Le richieste per l’introduzione di una categoria dedicata agli stunt non sono una novità. Da anni registi, attori e addetti ai lavori ne sottolineano l’importanza. Persino la Screen Actors Guild e associazioni di settore hanno più volte fatto pressioni affinché si ponga fine a quella che molti considerano una storica ingiustizia.
È a partire dagli anni ’80, con l’esplosione del cinema d’azione e di star come Sylvester Stallone, Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger, che il grande pubblico ha cominciato a rendersi conto dell’importanza degli stunt nel rendere credibili e spettacolari molte scene iconiche. Da allora, la consapevolezza è cresciuta, soprattutto grazie a documentari, dietro le quinte e premi alternativi che hanno acceso i riflettori su questa professione spesso invisibile.
Nel tempo, campagne online e appelli pubblici hanno riportato al centro del dibattito una domanda semplice ma potente: come può il cinema premiare il miglior sonoro o il miglior trucco, ma ignorare chi rischia la vita per portare sullo schermo l’illusione del pericolo?
Negli ultimi anni, diversi stunt performer sono riusciti a farsi conoscere anche fuori dal set, grazie alla loro partecipazione a grandi franchise internazionali. Tra i nomi più noti c’è Heidi Moneymaker, storica stuntwoman di Scarlett Johansson nei film Marvel, o Sam Hargrave, che dopo anni di lavoro sul campo ha esordito con successo alla regia (Extraction). Monique Ganderton, Bobby Holland Hanton, Daniel Hargrave, Jade-Eleena Dregorius e Chris Romrell sono solo alcuni dei professionisti che hanno prestato corpo e tecnica a supereroi, agenti segreti e guerrieri intergalattici, contribuendo all’estetica e alla tensione di alcuni dei film più visti del decennio.
Molti di loro, pur non comparendo mai nei titoli principali, sono diventati vere e proprie icone all’interno della community di settore, alimentando la richiesta di un riconoscimento ufficiale che oggi, finalmente, si concretizza.
L’annuncio della nuova categoria ha suscitato reazioni entusiaste in tutto il mondo del cinema. Molti lo hanno definito un passo storico e necessario per riconoscere il valore di professionisti troppo a lungo ignorati. Sui social e nelle interviste, registi, attori e addetti ai lavori hanno espresso il loro sostegno, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dagli stunt performer non solo sul piano tecnico, ma anche emotivo e narrativo.
"È motivo di umiltà e ci sentiamo molto onorati di essere riconosciuti in un luogo dove vanno alcuni dei migliori del settore", ha commentato Chad Stahelski, stuntman di Keanu Reeves in John Wick.
C’è chi spera che questo riconoscimento possa portare non solo visibilità, ma anche miglioramenti nelle condizioni di lavoro, nei protocolli di sicurezza e nel rispetto professionale. Per molti, questa categoria non rappresenta solo una nuova statuetta da inseguire, ma un cambio culturale che potrà ridefinire le gerarchie nel dietro le quinte di Hollywood.
L’introduzione della categoria Miglior Stunt Design agli Oscar non è solo un riconoscimento per gli stunt performer, ma anche una riflessione sulla direzione che sta prendendo il cinema contemporaneo. L’azione, che da sempre ha suscitato emozioni forti nel pubblico, si è evoluta in una forma d’arte che richiede preparazione, creatività e una straordinaria dose di coraggio. Ora, con l’Academy che finalmente riconosce questo lavoro, gli stunt sono destinati a occupare un posto di rilievo nella narrazione cinematografica.
Questo cambiamento potrebbe anche essere un segnale di apertura per altri aspetti tecnici e creativi del cinema che, fino a oggi, non hanno avuto la stessa visibilità. In un'industria sempre più orientata verso il coinvolgimento diretto dello spettatore, gli stunt continueranno a giocare un ruolo cruciale, rendendo il cinema d’azione non solo un intrattenimento, ma una vera e propria esperienza sensoriale e narrativa.
Gli occhi sono ora puntati sulla cerimonia degli Oscar 2027, dove questo riconoscimento potrebbe diventare il primo di una lunga serie, che consacra finalmente il valore di chi, spesso nell’ombra, rende possibile l’impossibile sul grande schermo.
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