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Controlli sull’età per i siti per adulti: al via le nuove misure di sicurezza online

Agcom introduce nuove regole su contenuti sensibili online: cosa cambia per porno e gioco d’azzardo tra sei mesi

Controlli sull’età per i siti per adulti: al via le nuove misure di sicurezza online

Immagine di repertorio

L'accesso ai siti con contenuti per adulti richiederà la dimostrazione della maggiore età. Questa è, in sintesi, l'innovazione introdotta dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che ha dato il via libera alle nuove direttive per la verifica dell'età per le piattaforme video e i siti web operanti in Italia. Le direttive emergono in applicazione della legge del 13 novembre 2023, più comunemente conosciuta come "decreto Caivano".

Questa normativa mira a potenziare la protezione dei minori online, in un contesto sempre più popolato da contenuti sensibili e spesso fuori controllo. Tra gli obiettivi principali del nuovo provvedimento vi è la restrizione dell'accesso ai contenuti destinati agli adulti, quali pornografia e giochi d'azzardo, esclusivamente a coloro che hanno realmente raggiunto i 18 anni. Le piattaforme saranno quindi tenute ad adottare metodi di verifica affidabili. Non sarà più sufficiente un'autodichiarazione o un semplice clic su "Sì, ho più di 18 anni".

Dopo la pubblicazione ufficiale della delibera, i siti disporranno di un periodo di sei mesi per conformarsi alle nuove regole. Il sistema individuato prevede due fasi: l'identificazione e l'autenticazione. Queste operazioni saranno gestite da enti terzi, certificati e indipendenti, incaricati di verificare l'età degli utenti senza conoscere il sito al quale si accede. Allo stesso modo, il sito riceverà solo la conferma dell'età, senza ulteriori dati personali. Si tratta di un "doppio filtro" che assicura anonimato e riservatezza.

Il tutto potrà avvenire tramite applicazioni già utilizzate per l'identità digitale o i portafogli elettronici, le quali consentiranno di generare una prova dell'età da mostrare alla piattaforma, senza fornire ulteriori informazioni. Prima di approvare la versione definitiva, Agcom ha consultato 13 soggetti, tra associazioni, istituzioni e rappresentanti delle piattaforme, raccogliendo pareri e considerazioni.

Il progetto è stato quindi inviato alla Commissione Europea, che ha espresso parere favorevole. Agcom non ha imposto una soluzione tecnologica unica, lasciando liberi gli operatori, ma ha fissato dei principi chiari da rispettare: il sistema deve essere proporzionato, sicuro, accessibile a tutti, rispettoso della privacy e capace di minimizzare gli errori. Inoltre, deve consentire agli utenti di ricevere informazioni chiare e presentare eventuali reclami. L'obiettivo è costruire un ambiente digitale più sicuro, dove anche i più giovani possano navigare senza esporsi a rischi inutili. In questo frangente, non ci si affida alla sola buona volontà delle piattaforme, ma si stabiliscono regole precise.

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